BAD BOY BEBO
Ribelle Urbano








HAI 40 ANNI

Hai 40 anni. Molte cose le hai capite, altre ancora te le devono spiegare. A) Forse non puoi gareggiare con le veline di Striscia (forse l'imbarazzo e la distanza per un marito che le osserva rapito dietro il vetro della TV o nei cloni dei supermercati del sabato) ma sei ancora bella.
Qualcuno se ne accorge, giovane pure, se per distrazione hai lasciato trasparire qualcosa di un tuo te più intimo che anni hanno abituato all'ombra e forse solo ora fortunati occhi giovani fulminano. Gli occhi ci scivolano o ci sbattono ed estasiati s'incantano. Ma questo dipende dagli occhi. Se sei sposata forse non sono gli occhi di tuo marito e tu ti domandi se sia onesto lasciare che guardino e chiudi il sipario dei lembi della camicia. Ma poi ti penti, poi. B) Sei sola - divorziata o singola da tempi non sospetti - qualcosa ti dice che non meriti l'attenzione di quegli occhi e ti dai mille e una giustificazioni per chiudere la tua bellezza all'amore dei quarant'anni e non è questione del tipo di amore, se rilassato o svelto, non sono i modi…il tuo è un no assoluto.
Così a forza di no assoluti nella contingenza, e relativi dopo, hai passato da più anni i 40 e vedi il traguardo dei cinquanta e ancora hai dalla tua gli occhi dei figli d'altre e dei tuoi coetanei….una donna è bella sempre…aveva ragione tuo zio….Ma la tua è una bellezza speciale che sta addosso anche a ventenni e trentenni. E tu ti dividi i meriti con l'alimentazione e la ginnastica. E invece no. E' merito del fascino, opzionale mai usato, inteso e sottinteso, svagato. E perciò esplosivo. Pentirsi prima di peccare e poi pentirsi senza agire o agire senza peccare ma vittima di formicolii che non ti abbandoneranno - il concetto di peccato…hanno ragione le tue amiche…sei vittima di un offuscamento culturale - ecco il tuo gran premio sentimentale, qui i tuoi migliori tempi, le pole position, la bandiera a scacchi. E passano un altro anno e una serata. Passano le occasioni e archivi i giorni e i desideri. Fai muro ai trenta e ritardi i cinquanta. Ti pianti e non vivi l'ora.




Immagine di Francesca Cogliati



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