Immagine
 letto (single) di antonella... di Carvelli
 
"
Una volta mi disse che a New York l’arte del farsi strada dipende da quanto si è bravi a esprimere il proprio malcontento in modo interessante. L’aria è satura di rabbia e lagnanze. La gente non ha pazienza di stare ad ascoltare uno che si lamenta dei propri problemi, a meno che non lo faccia in modo divertente.

Don De Lillo
"
 
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Carvelli (del 17/07/2006 @ 10:15:27, in diario, linkato 1126 volte)

L'arte di perdere s'impara presto;

tante le cose col segreto intento

di andare perse che non è un disastro.

Perdi una cosa al giorno. Con malestro

accetta chiavi perse, un'ora al vento.

L'arte di perdere s'impara presto.

Perdi di più, più in fretta; al peggio apprestati:

luoghi e nomi e dov'è che avevi in mente

di recarti. Non sarà mai un disastro.

L'orologio di mamma ho perso; e questa!

che è l'ultima di tre case nel niente.

L'arte di perdere s'impara presto.

Ho perso due città, belle. E, più vasti,

altri regni, due fiumi, un continente.

Mi mancano, ma non è poi un disastro.

Anche perdere te (la voce, il gesto

amato) non mi smentirà. È evidente:

l'arte di perdere fin troppo presto

s'impara, e sembra (scrivilo!) un disastro.

 
Di Carvelli (del 12/07/2006 @ 21:28:28, in diario, linkato 812 volte)

Il blog è in pausa e segue (dal vivo) le avventure di www.campagnaromana.net

 

 
Di Carvelli (del 10/07/2006 @ 14:04:02, in diario, linkato 847 volte)
A due a due si salgono i gradini solo se miri ad un piano basso o se hai fretta. Ma fare sei piani a balzi lunghi se non è per ansia è per sport. E poi il fiatone, e poi il sudore. Non è stagione per simili cavalcate o bisogna essere allenati. O bisogna fare pause ai pianerottoli. Ogni tanto.
 
Di Carvelli (del 07/07/2006 @ 14:12:11, in diario, linkato 1059 volte)

"Dopo di colpo capisco come la tenda del balcone/ dopo di me continuerà a battere contro il cemento./ Che gli alberi s'allungheranno sulla statale di Palmanova/ come le biglie colpite dalle biglie, le foglie contro il vetro./ E ci saranno sentieri nuovi sopra le nuvole,/ il cielo fisso di adesso ma non così immobile./ Diremo parole come pane, speranza, attimo, festa,/ parole come ciglia, labbra, mano, dita,/ sul vento che assorda e scuote la tenda."

Questa poesia è da LE COSE CHE DICO ADESSO di ALBERTO GARLINI. Un libro rubato (un sabato mi avevi letto COME DIRSI ADDIO, bella, ricordo) da una libreria non mia. E' bello scovare (in questo caso è lo scovare di uno scovare) un libro. Specie quando è piccolo e viene dalla persistenza, da un incontro casuale dove volere e non volere fanno un gioco di ombre. Ti domandi in quanti siete ad averlo (e come fare a farlo avere ad altri). Spesso si passa per qualche gentile redattrice di una casa editrice piccola. Il libro viene spedito in una busta che forse meriterebbe di essere conservata come la pagina di quel libro stesso. Quasi che la copertina abbia un appendice di carta gialla e francobolli.

 
Di Carvelli (del 07/07/2006 @ 09:14:47, in diario, linkato 876 volte)

Estate e piove. A dirotto. L'impressione è che dentro una stagione sia finito il cuneo di un'altra. E' come se dentro il sole sia finito uno scroscio d'acqua. E' un'enclave dell'inverno nella torrida landa dell'estate. La terra se ne imbeve, assorbe a secco tutta questa abbondanza fuori dall'orologio delle stagioni. Si formano nonostante la secchezza pregressa delle pozze d'acqua non contenuta. Il tema della sinfonia piovosa diventa la sua ingestibilità. E, fuori da ogni lamento, scatta una rivoluzione della pelle.

 
Di Carvelli (del 06/07/2006 @ 14:29:32, in diario, linkato 1709 volte)

"Fai un salto, fanne un altro; fai una giravolta, falla un'altra volta. Guarda in su, guarda in giù: dai un bacio a chi vuoi tu."

L'esergo è questo. Il testo è il bacio. Quello di giorni fa. Sono giorni che scrivo di bocche, baci, denti e capelli. Sono giorni di facce e di parole sulle facce. Per ora è così. Conto al più presto di parlare di braccia e di gomiti. Ma voglio arrivarci con calma. Un "passo" per volta. Intanto, una giravolta.

 
Di Carvelli (del 06/07/2006 @ 09:09:21, in diario, linkato 874 volte)
Capelli cotonati, ricci, diradati. Capelli corti, rasati, capelli come qualche anno fa, tagli fuorimoda, azzimature. Capelli spettinati, a schiaffo, ingelatinati, ispidi, lisci, imbrillantinati. Capelli con le vertigini, con le treccine, capelli appena frizionati. Lopecie maschili e femminili, tinture, colori e tagli. Capelli alla moda, capelli di nicchia, guizzi, stili. Creste, croste, sporcizie, forfore. Lo sbuffo delle porte della metro.
 
Di Carvelli (del 05/07/2006 @ 13:54:45, in diario, linkato 941 volte)
 
Di Carvelli (del 05/07/2006 @ 08:54:53, in diario, linkato 893 volte)
Sembra un bacio ma non è un bacio. Tecnicamente, sì, è un bacio. Ma non è un bacio. Me ne accorgo da come lei prepara il colpo. Pare che digrigna le labbra. Letteralmente. Come se fossero denti. Prima che lui scenda dalla metropolitana lei si è già preparata il bacio-morso (che non sarà un morso ma un bacio) con le sue labbra dure. Dure? C'è qualcosa di più di uno stato dell'essere. Il punto non è morbide o dure ma quello che quelle labbra faranno. Baceranno sì ma per esprimere cosa? Un bisogno, un controllo, un potere, un siggillo? Le vedo preparare le labbra mentre il ragazzo (alto e magro, moro; lei è più bassa e rossa vera di capelli) arranca all'arrivederci di un paio di fermate prima. Lui sembra fare una finta, uno scarto ma è lì. E porge il fianco, le labbra. Ed è strano che un momento così paritario, forse l'unico momento paritario amoroso - labbra e labbra (non è data altra parità così assoluta all'incontro d'amore) - sembra sottintendere una passività e un'attività, un vigore e una debolezza, quasi una vittoria e una sconfitta (per quanto ai punti e non per KO). Ecco la piccola telecronaca del bacio che vedo. Stamattina. In metropolitana. Un bacio che mi dà da pensare.
 
Di Carvelli (del 04/07/2006 @ 16:06:51, in diario, linkato 898 volte)

Gli anni 80 e i suoi simboli: tanti, diversi, ripetuti. Colori, forme, stili, gruppi musicali, pettinature. Alla fine è così. E se si ripetono? Sono citazioni, immaginario colto ripetuto. Eppure ogni tanto mi blocco e mi vengono in mente questi due fustoni - i bronzi di Riace - e non mi può non venire in mente quel giro di anni lì. Senza che si possa ripetere tanta muscolatura e tanto clamore che in quegli stessi anni ci facevano sussultare di orgoglio italico.

 
Ci sono 437 persone collegate

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
diario (3972)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
casa (8)
diario (1)
Letti di Amicizia (81)
libri (7)
Roberto (9)

Le fotografie più cliccate


Titolo

 


webmaster
www.lorenzoblanco.it








29/03/2024 @ 11:37:28
script eseguito in 259 ms