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Ti scrivo sullo scrivere (e sul leggere)
Di Carvelli (del 31/10/2006 @ 12:12:35, in diario, linkato 1546 volte)
Gentile ...
grazie della tua mail intanto. Per quel che mi riguarda io ho pubblicato tanto su riviste per anni e poi mi è capitata l'occasione di esordire. E poi ancora di esordire. Insomma, mi sembra di aver sempre esordito ogni libro e di dover esordire ancora. Sempre. Mi sembra che un libro alla fine sia un esordio e per quanto mi è dato di vedere lo stesso vale per tutti. Quasi tutti (a meno di vendite clamorose o critica incessante). Ieri sera un cantante (?) mi raccontava: "hai venduto 1000 CD...allora ti dicono che se sei fico ne devi vendere 4mila. Ne vendi 4mila e ti dicono che se sei fico ne devi vendere 8mila e poi 20mila e poi..." Insomma si deve essere sempre più fichi: è la vita. Dicono che sia la vita. Non credo di essere un buon tramite per la scrittura altrui. Mi è già capitato sai, di credere in un libro e... E niente. Cionondimeno continuo a credere a quello che leggo e se vuoi ti leggo. E se mi piace ne parlo ma scrivendo a me miri basso. Scusa l'understatement ma sono abbastanza fico anch'io per rendermi conto di quello che sono (un non fico) e  te lo dico da subito. Continua a scrivere sempre sapendo come mi ricorda sempre la mia cara D che le cose più belle stanno tutte nei cassetti e ancora non hanno visto la luce. Esordire alle volte vuol dire far vedere la luce a quel grande patrimonio ma più spesso no...però
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