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Pacchi bomba, la Serafini e Murakami
Di Carvelli (del 02/04/2004 @ 08:10:19, in diario, linkato 832 volte)

Mi rendo conto che non è tempi per ripsedire DVD non funzionanti all’ufficio abbonati di CIAK ma L’ultimo metrò di Truffaut non si vedeva nelle sue sezioni ultime…Ma tant’è. L’ho spedita e speriamo che ritorni. Funzionante. Sarà possibile innescare bomba con lo scarso centimetro della custodia DVD? Bah. Ieri sera a Radio3 Suite la mitica Francesca Serafini (Accademia degli Scrausi, quelli di versi rock e libri di applicazione linguistica sui più diversi campi semantici), linguista a cui dobbiamo anche un libro per Rizzoli sulla punteggiatura, a cui ho solleticato l’idea di applicare competenze sue al porno mio, ha parlato con grande cura e dovizia del suo studio e del mio libro che lo accoglie onorato, conquistandosi la giusta attenzione in attesa che esca il libro e se ne parli a ragion veduta: il suo è un saggio interessante, ben scritto e soprattutto divertente semiserio. Continuo a leggere il mio amato Haruki Murakami

                                             

(o viceversa, così, tanto per distinguere Feltrinelli da Einaudi)

LA RAGAZZA DELLO SPUTNIK

e mi lusingo di frasi tipo: La comprensione non è altro che un insieme di fraintendimenti. O di atteggiamenti che conosco: “Anche se sono per la prima volta a Roma (e per quanto ne so potrebbe essere l’ultima), non ho nessuna voglia di vedere le famose rovine o la tal fontana, e non mi va nemmeno di andare per negozi. E così mi accontenterò di starmene seduta in un caffè, ad annusare come un cane l’odore della città, ad ascoltare le voci e i rumori, e a guardare le facce delle persone che passano.”