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Murakami
Di Carvelli (del 05/04/2004 @ 08:25:24, in diario, linkato 809 volte)
 Terminata lettura de LA RAGAZZA DELLO SPUTNIK. Non supera  il capolavoro Dance dance danceTokyo blues  che rimangono insuperati, almeno penso io. Ancora non ho letto tutto ma per ora... Come Ad ovest... anche qui c'è un senso di indefinitezza finale. Come l'apertura di scenari impossibili o surreali. C'è una sparizione, un elemento magico sia pure appena accennato. L'atmosfera nel suo complesso è come sempre creata ad arte. Ad arte sono creati i rapporti tra i personaggi in questa loro adolescenza infinita che non mi è nuova nella letteratura giapponese. Credo che di Murakami leghgiamo ancora poco e molto sia da tradurre. Nel frattempo ad uso e consumo italiano c'è una ragazza straordinaria romana che ha dedicato ad Haruki un sito. In una festa ho saputio che dance sarebbe stato scritto a Roma per intero, a Trastevere... ma io sapevo invece che H.M. avrebbe vissuto in periferia della città...chissà... Il senso di non finitezza, la sospensione forse derivano da un concetto zen di cui parla Alan Watts...non ho il libro sottomano...cito a memoria. Fugen? può essere? Boh. Comunque mi è piaciuto. Ora Dovlatov.