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In difesa del Labirinto (cinema romano)
Di Carvelli (del 17/01/2008 @ 14:45:34, in diario, linkato 1253 volte)

“11.01.2008 - Scompare un nome storico e prestigioso della CULTURA cinematografica romana: il Labirinto ha infatti cessato la propria attività. L’altro ieri è stato eseguito lo sfratto per fine locazione del cineclub […] di PROPRIETÀ DELL’ORDINE RELIGIOSO DEI REDENTORISTI. […] Il Labirinto festeggia dunque i trent’anni di attività nel modo più amaro: «Lo stabile – si legge in un comunicato del cineclub – SARÀ ADIBITO AD ATTIVITÀ COMMERCIALI A PIÙ ALTA REDDITIVITÀ […]». Il parroco, […], si limita a dire che sul futuro dei locali nulla è stato deciso […].”

Questa è la notizia. Recente. Credo si possa fare qualcosa per esprimere solidarietà e appena so dico. Vorrei raccontarvi episodi meravigliosi legati a questo piccolo d'essai romano. Recenti e antichi. Anche antichissimi. E' una delle prime sale in cui ho iniziato ad apprezzare pellicole d'autore, anche grazie a S. che me lo aveva fatto conoscere. Poi c'è un seguito di appuntamenti unici. Ciclo Bresson, ciclo Tarkovskij. I film persi altrove. I film mai arrivati. La discesa della scala la triplice scelta delle sale, il senso del legame cinefilo che avvicinava nelle poltrone gli iniziati di questo rituale meraviglioso che è "si spengono le luci e scorrono le immagini". So che si studia una nuova sede per il Labirinto ma a me non basta. C'è quasi un diritto della memoria che chiama più forte. Chiama a gran voce che il Labirinto rimanga lì dov'è.

AGGIORNAMENTO: Manifestate la vostra solidarietà scrivendo a: crslabirinto@hotmail.it