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Abitudini irresistibili
Di Carvelli (del 30/07/2009 @ 08:26:42, in diario, linkato 999 volte)

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Frequento da qualche giorno una casa. Lì c'è un gatto. Anche a casa mia c'è un gatto. Questo è enorme, bianco, le zampe spuntano appena un poco dalla grossa stazza del tronco (si dirà così?). Mi guarda, mi odora: familiarizziamo. Poi mi morde. Piano ma è un piano che marca un fastidio. Mi morde una o due volte di seguito finché non viene rinchiuso da qualche parte. Chissà cosa pensa in quell'altra stanza: mi stavo così divertendo con quelle caviglie e invece ecco che mi tocca rimanermene chiuso qua dentro.

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C'è un ristorante abbastanza mitico appena dietro casa mia. Già dal nome emblematico. Ieri sera ci sono andato a cena. Del nome (mitico, appunto), del vecchio titolare solo l'ombra incerta e vecchia su un tavolino di servizio. Chi entra lo riverisce, i figli lo venerano. Lui fa solo i conti, riceve i soldi. Per il resto del tempo guarda ieratico il vuoto. Neanche i clienti fissa. Sorride a malapena. La moglie esce di tanto in tanto dalla cucina dove immagino darà una mano. Si siede aaccanto a lui e anche lei fissa un punto non precisato. Dopo un po' arriva la figlia e gli passa un cucchiaino di mousse al cioccolato. Lui lo lecca e senza dire una parola lo passa alla moglie con la mousse rimasta e lei invece (ma sempre senza dire parola) lo lecca più e più volte. Nel fare questo semplice gesto non si sono guardati negli occhi neppure una volta. Neppure una.