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Di me, gli altri
Di Carvelli (del 24/09/2009 @ 09:11:28, in diario, linkato 1028 volte)
Di me hanno sempre saputo parlare meglio gli altri. Di me forse tu. Tu puoi sapere meglio. E lo so anche io. Ecco perché mi piace questo gioco che ti chiedo, che mi chiedi. Tutta una cosa nuova. Tutta una persona nuova. Eppure so che già capisci alcune cose che io non so dire. Le ascolto, ti chiedo. Poi faccio come sempre ho fatto, come farei. Per essere sicuro che l'eccezione confermerà le tue regole. Quelle che mi hai dato. Come gioco male. Che gioco sregolato sono. Pieno di truffe, adatto al baro. Mi scrive da un passato lontano, di un passato lontano in cui non passeggio più. Parla di strade che conosco bene. Strade impresse nella mia memoria di... pochi mesi fa. la metafora del tempo si chiude su uno strappo. Qualcosa dentro ha aperto un varco per altro. Io ho fatto poco. Tutto era già stato fatto molto tempo prima. E forse qualcuno mi ha aiutato. O qualcosa. Ora devo richiedere ancora di me. Avere un aggiornamento su questo torneo infinito con sempre nuove soluzioni, incastri, sfide. So che dirai cose che non so e che non penso di me. Inizierò a pensarle un momento dopo. E poi più. Un passo avanti e uno indietro. Tutti insieme.