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Eh brava... LP in 4 parole
Di Carvelli (del 29/01/2010 @ 09:59:02, in diario, linkato 1107 volte)

Svolge bene il suo compitino la lettrice LP eccolo...

CAVALLO
CORNICIONE
PALLA
SALSAMENTERIA

 

Quando ero bambina, d’estate aspettavo fuori, in strada, la mia baby sitter, che non si chiamava baby sitter, in una qualsiasi città d’italia. Ero solo io, con il mio minuscolo corpo, i capelli lisci e corti, tutta presa dai muri. Dai muri strappavo pezzi di manifesti, e su quei pezzi appoggiavo la mia poca fantasia. Diventavano orribili compiti da strappare, qualcuno buono da votare bene, ma per lo più, roba da disprezzare. E ci passavo ore. Lei dal parrucchiere, mamma chissà…

I muri non mi hanno mai dato da pensare. Ci giocavo a sbatterci la palla. La sequenza era sempre quella: una filastrocca accompagnava i movimenti. Niente di più rassicurante. Non avevo bisogno d’altro: iovicinoalmurorimbalzolapalla.

Appena dietro l’angolo la salsamenteria. Minuscola. Di madre vedova. Il figlio che insinua nei miei pensieri innocenti, ma pronti a perdere appena possibile qualsiasi innocenza, parole dalla punta di fuoco.

Era stanca mia madre di portarmi intorno alla città a guardare chi possedeva cavalli. Io il cavallo lo temevo, non l’ho mai dominato. Il suo occhio non mi è mai stato familiare. Ma l’ho cavalcato. Anche da sola. Anche a otto anni ho galoppato in un campo in città.

I cornicioni non li posso guardare. Naturalmente quelli più alti. C’è sempre qualcuno che li frequenta e che potrebbe cader giù, senza avere paura di cadere. La paura ce la metto io.