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Ripetere. Hereafter
Di Carvelli (del 13/01/2011 @ 11:56:07, in diario, linkato 677 volte)
Ieri ho visto Hereafter di Eastwood e non so dire se mi è piaciuto. E, se mi è piaciuto, quanto. Inevitabile fare confronti con i tre grandi film precedenti (salto Invictus). Come ho spesso scritto qua dentro ho amato e amo Mystic river, Million Dollar Baby e Gran Torino. Film che ho rivisto infinite volte. Questa ultima prova del regista americano, girata per gran parte tra Inghilterra e Francia, risente di uno stile europeo. Eastwood sceglie un profilo poco tambureggiante suspance. Il filo sembrano essere le domande sottese e in questo è solo residuamente hollywoodiano. Un gusto che deve aver solleticato i nostri recensori che lo hanno impalmato unanimi. Eppure nel cinema c'era sconcerto. La gente borbottava. Il finale è molto bello e commovente e solo alla fine lo scioglimento della vicenda premia il bisogno di risposte del pubblico medio (senza che però il tipo di risposte possa accontentare la medietà, visto il profilo alto dei quesiti. Ad es. la chiusa delle storie intrecciate è potente, colma di senso). L'inizio è strepitoso (per come è girato) per tutti. Credo che Eastwood stia cercando altro e forse gli va dato il beneficio della ricerca. Come credo che ripetere la visione possa essere, almeno per me, utile. (Quest'anno devo ammettere di aver lasciato in sospeso Inseption - visto con troppa leggerezza - e il film della Coppola - che mi ha irritato ma già mi successe con il suo Lost in traslation). Spesso le cose vanno riviste o ripensate. E' il caso di queste tre pellicole. E di tanto altro. Ci ritornerò per sciogliere le mie riserve.