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Leggere per me e per gli altri
Di Carvelli (del 28/04/2011 @ 09:06:04, in diario, linkato 942 volte)

Da un po' di mesi faccio questa cosa: vado un paio di volte al mese a leggere a casa di un amico che non riesce a leggere bene. Non che non veda. Niente di tragico. E' solo che non legge da anni, ha abbandonato la scuola da un bel po'. Fatica. Si tormenta parola per parola. E allora vado a casa sua e leggo per lui qualcosa. C'è qualcosa di speciale nel leggere per qualcuno quando questo qualcuno vuole e di più quando non può.

 

Io per me sto leggendo uno scrittore che amo molto. Si chiama Marcel Pagnol (di cui si annuncia un remake di un film da lui diretto - fu oltre che scrittore e sceneggiatore, regista - con alla macchina da presa Auteuil). L'ho amato per Manon delle sorgenti e Jean de Florette, libri e film). Ora leggo Il tempo degli amori, parte postuma del suo diario di anni giovanili. Racconti bellissimi, colmi di dolcezza e allegria.
Chi era Pagnol? http://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Pagnol