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Russ Meyer (in morte dell'atto di prestare DVD)
Di Carvelli (del 23/09/2004 @ 08:52:07, in diario, linkato 904 volte)

Prestare videocassette o DVD non è esattamente una bella idea. Spesso. Ad esempio ho ricevuto in prestito dal mio vicino di casa un cofanetto doppio disco di un artista polacco. una di quelle cose che costano un botto di euri, l'ho veducchiato appena e l'ho restituito dopo mesi (!!!!). Giorni dopo il mio vicino mi rimproverava di essersi accorto che non c'era nel cofanetto né un disco né l'altro. Che è successo? Boh. Lancio un appello a chi mai li avessi prestati (possibile prestare DVD di altri...senza custodia!!!!????). Con Russ Meyer il contrario. Comprai la serie intera e la prestai anche se il tipo ha sempre negato di averli ricevuti. Attendiamo i DVD. Russ Meyer ha qualcosa di classico nel suo essere pop ed è un tono che mi piace e che per esempio tentai di replicare in BEBO. Ma un tono non è uno stile e soprattutto non è uno scrittore o un regista per cui omaggiamo Meyer e basta. C'è un che di tranquillizzante nel suo sguardo dal basso, nei suoi paesaggi collinari, nel suo alzare ad icona la sua musa. C'è anche trasversalità di generi, ironia e capacità di racconto, con passo da autore antico. Questo mi piaceva prima di prestare le VC.