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Una poesia di Philippe Jaccottet
Di Carvelli (del 01/09/2011 @ 17:52:37, in diario, linkato 977 volte)

Parole al limite dell'udito

Avrei voluto parlare senza immagini, semplicemente
socchiudere la porta …
Ho troppo timore per questo,
troppa incertezza, talora pietà:
non si può vivere a lungo come gli uccelli
nell’evidenza del cielo
e ricaduto a terra,
in loro non vedi più che, appunto, immagini
o dei sogni.

Parlare dunque è difficile
-se è cercare.. .cercare che cosa?
Una fedeltà a quei soli momenti,
alle sole cose
che scendono in fondo
a noi stessi,
che ci sfuggono,
se è l’intrecciare
un rifugio impreciso
per una preda vaga,
inafferrabile …

Se vuol dire portare una maschera
più vera del proprio viso,
per poter celebrare una festa
a lungo perduta
con gli altri, che sono morti,
distanti o addormentati
ancora, e che sollevano appena
dal loro riposo questo rumore,
questi primi passi incerti, timidi fuochi
- le nostre parole:
lieve fruscio del tamburo
per poco che il dito lo sfiori
sconosciuto …


Philippe Jaccottet

da http://indicusetaurum.splinder.com