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Ancora Scharpf e una postilla editoriale
Di Carvelli (del 27/09/2011 @ 08:35:55, in diario, linkato 890 volte)

Uppercut n. 38

giù sotto nella stazione duomo verso la linea 3
un ragazzino suona una cantata di bach
con un piano-flauto giocattolo da due lire.
e allora so che il mondo sta in piedi grazie a lui
a quest'esile melodia che ora sento alle spalle
a quelli che sentendola qualcosa allo sguardo
gli sale ben su
mica di certo per gli applausi
dopo un'opera diretta da muti agli arcimboldi
o cos'altro

POSTILLA EDITORIALE: Sharpf è bravo in questi Uppercuts 1 e 2 (meglio l'1). Fulmineo, graffiante o lapidario. Mette a tasselli delle immagini interiori, esteriori, ricordi, con grazia e facilità. Ironia e sentimento. Il titolo (non Uppercuts, d'accordo, per distinguersi dal primo, ok) però non rende. Perché La durata del viaggio dell'oliva dal martini cocktail spezza un verso male. L'editore - uno degli indiscutibilmente più meritori del talentaggio italiano, la Pequod - pecca però nella lettura delle bozze lasciando troppi refusi per troppe poche pagine. Troppe soprattutto in relazione alla poesia che, si sà, è fatta di poche lettere e molto bianco. In quel poco errare è davvero diabolico. Almeno quanto il perseverare.