\\ Home Page : Articolo : Stampa
Cose che ho capito nel Week End
Di Carvelli (del 11/10/2004 @ 09:09:05, in diario, linkato 860 volte)

1 Che "gioca con i fanti lascia stare i fanti" è un detto molto moderno e che il bel film di Pedro Almodovar LA MALA EDUCACION deve essere un gran film. Ma scomodo. E lo dico avendo dormito per buon tratto dello stesso ma che questo non inficia il mio giudizio e che anzi il regista spagnolo si conferma un mio tranquillante efficacissimo.

2 Che forse chi ti accompagna al cinema e ti vede assopirti penserà di essere non abbastanza motivante. Forse no. Ma che spesso sono i letti più improvvisati i latori del sonno migliore.

3 Che alla fine non è la morte altrui ma la paura della morte altrui a fare più danni.

4 Che gli appassionati di fumetti hanno spesso delle belle ragazze dall'aria annoiata che sono costrette a girare tra gli stand pur non avendo l'aria del menomo interesse. E questo l'ho capito al

5 Che i giochi di ruolo forse sono fatti per facce adolescenziali e pustole...ma lo stesso ROMICS mi ha contraddetto e mi ha insegnato che anche la discrepanza tra il coraggio e la sua rappresentazione, la sensualità e la sua rappresentazione possono diventare delle pericolose (ma ovvie) tautologie.

6 Che (ed è un pensiero di D) un tempo i ragazzi (noi ragazzi) avevamo il coraggio di chiedere le 1000 lire di pizza e che ora nessuno si sogna di scartocciare una banconotina (bisognerebbe dire una monetina ma di sti tempi!!) precisa precisa.

7 Che spesso i film tutti di azione come THE BOURNE SUPREMACY sono ben fatti e vale la pena vederli ma sei seduto vicino al pubblico tipo di questi film te la rischi grosso. Il pubblico tipo infatti è composto di gente casuale che è riuscita a mettersi d'accordo sul che fare e sono andati al cinema come sarebbero andati in pizzeria al teatro in una casa a giocare a risiko. Insomma un pretesto per stare insieme: una bassa motivazione per gli amanti delle sale. 

8 Che delle volte per vedere un bello spettacolo non bisogna spendere soldi e che bisognerebbe controllare quello che succede nei centri sociali e che c'è gente che fa arte di strada che non ha nulla da invidiare (a parte i soldi) a chi fa arte di televsione o di teatro o di cinema (che più di talvolta non la fanno) e ciò mi è venuto in mente dopo il festival del circo autogestito del CSOA ex SNIA Viscosa.