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La crisi del cinema o il cinema della crisi
Di Carvelli (del 22/01/2012 @ 10:18:48, in diario, linkato 594 volte)
Ieri siamo andati a vedere Emotivi anonimi e, per diverse ragioni, non ci è piaciuto. La ragione comune è che forse oggi non è più il tempo per consumare (stante la crisi) con leggerezza x euri per un film che non ti cambia nulla. La mia ragione è che non mi piace vedere il pubblico ridere di una debolezza che è una malattia. L'altra è che, quando si annunciava questo film, ero portato a pensare che il tema "emotività sentimentale" fosse interessante. Quasi importante. Ora penso che è una malattia e anche poco romantica. E che se qualcuno di noi non riesce ad avere l'amore che desidera (per diverse e non tutte sane ragioni) ha un suo dramma dal quale la bonomia dovrebbe essere sottratta. Perdonate la durezza ma quello che non si realizza non c'è. Quello che non vogliamo che si realizzi è il punto della questione non la cosa in sé. Va poi detto che il film manca nel racconto di questa debolezza miscelandola con una forma poco plausibile di coraggio. Vale però la sigla finale.
http://youtu.be/jdHJEBaERCU
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