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Riflessione editing
Di Carvelli (del 19/03/2012 @ 10:08:14, in diario, linkato 664 volte)

Piccola incursione nell'editing che faccio mia da Vibrisse di Giulio Mozzi ma di cui riporto l'originale che si deve a una riflessione dell'editor Anna Albano sul suo lavoro (su un testo specifico ma vale la riflessione generale). Il suo 7 di 10 è questo che posto.

7. Tagliare e sintetizzare per colpire più forte
“In Martino quella autorità esercitata da un uomo che si indeboliva di anno in anno suscitava tenerezza. Pietas, la chiamavano i latini. Quello che provano gli uomini nella forza della loro maturità osservando i vecchi che si vanno spegnendo”: questa frase prima recitava: “A Martino quella autorità esercitata da un uomo che si indeboliva di anno in anno suscitava tenerezza. Pietas, la chiamavano i latini. Quello che provano gli uomini nella forza della loro maturità osservando la debolezza dei vecchi. Senza poter fare a meno di ricordare quanto forti erano stati quei vecchi un tempo e come, un giorno, anche la loro forza attuale di adulti sarebbe venuta meno.” Sacrificando l’ultima frase non togliamo niente: quell’“osservando i vecchi che si vanno spegnendo”, che esprime un’attitudine pensosa e riflessiva, contiene già anche il pensiero dell’osservatore più giovane su sé stesso e sulla propria altrettanto inevitabile decadenza. Però più sfumata, più allusa, richiedente la collaborazione del lettore.

http://vibrisse.wordpress.com/2012/03/19/i-dieci-interventi-piu-frequenti-nel-lavoro-di-editing/#more-14357
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