\\ Home Page : Articolo : Stampa
Andate al cinema a vedere...
Di Carvelli (del 17/10/2012 @ 10:05:56, in diario, linkato 591 volte)
Rimasto indietro sulle visioni recenti inizio da ieri sera. Anche se con poca emozione e dico sì andate al cinema ma non per forza a vedere On the road. Perché fotografia a parte si tratta di un film che manca un po' lo scopo accontentandosi di una visione parziale e di strada. Senza riuscire ad approfondire più di tanto il viaggio della vita di cui è metafora quella strada che attraversa gli States. Bravi gli attori ma in se stessi. Come esercitazioni di uno stile che tiene in piedi questo tributo mal riuscito a una grande opera narrativa USA (vedi anche Chiedi alla polvere: dimostrazione che è meglio punire di sorvegliare quando si ha a che fare con un talismano, epocale o assoluto che sia).
Andate al cinema a vedere Reality perché sì questo è forse il film italiano migliore del momento. Certo si allunga un po' nell'attesa dell'ingresso nella casa e nelle manie di persecuzione che avvelenano il sogno del successo ma alla fine è un'opera importante e riuscita nelle sue ambizioni di trascesa sociologia. Contrariamente a The Truman Show il protagonista in fine entra nel invece di uscire dal sogno di realtà (edulcorata). E lo fa nel solo modo che conosce: di soppiatto, fondendo tristemente aspirazioni di cui si nutre (malamente) e mezzi di cui disponde (inconsapevolmente). Una favola cruenta con un fine lieto solo nelle intenzioni di chi si condanna alla propria sconfitta di realtà.
Andate al cinema a vedere Tutti i santi giorni perché Virzì è riuscito a fare un film sull'amore partendo dal suo frutto(?) più immediato e quintessenziale divertendoci amaramente sulla incolpevole necessità di aggrapparci a qualcosa per dire di esistere affettivamente. Effettivamente. E' in questo sostanziale - e strutturale - sbilanciamento che l'amore opera e dispone. Il cupido più vero crea lacci e cordate e in questi tiene assieme personalità diverse, aspirazioni inappagate. Dove c'è amore c'è una salita che magari non arriva mai alla sua vetta. Un'aspirazione, una ossessione e un bisogno. E' il suo bello, direbbe qualcuno. Questo tentare. Delle volte anche questo frustrato non riuscire. C'è a chi piace. E c'è che ogni tanto finisce per piacere un po' a tutti. E per dispiacere. Ma si gioca così.