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LA NIÑA SANTA
Di Carvelli (del 31/01/2005 @ 09:18:32, in diario, linkato 1051 volte)
Ieri ho visto LA NIÑA SANTA e mi è piaciuto. Molto. È un film sul peccato e sul perdono. Sulla santità e sulla perversione. Un film sull’udito e sulle conseguenze delle azioni come il rimbalzo multiplo e lento delle palle da biliardo fino a che una, dopo molti rimbalzi, entra in buca e conclude un determinismo rallentato ma inevitabile. Credo che molti dietro e davanti fossero delusi durante la proiezione e credo che questo dipenda anche da dove un  film viene proiettato. E questa è una sala del pieno centro, via del Corso, la strada più di periferia di Roma, pur essendo in centro. Il film è vera poesia. Da vedere, nella sua rarefazione, nel suo continuo comporsi attraverso scarti minimi, ritardi, ed elusioni. Poi alla fine tutto tragicamente e banalmente ad un tempo va in buca. Il doppiaggio della donna (col chicco in bocca) mi sembra intelligente: le consegna un’aria un po’ buffa da divorziata fatale senza fato.