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L'inefficienza del caso
Di Carvelli (del 02/03/2005 @ 09:47:10, in diario, linkato 911 volte)
Omammasanta dice ommammasantasantissima e si lamenta di questo carattere qua. Dice: niente abbandono. Dice: niente allentamento delle gabbie. Dice. Io, che dico - che è vero – che dico? Cerco di smoccolare tutta questa teoria che mi porto dietro. Teoria senza tomi. Con cosa mi difendo? Intorno a cosa faccio quadrato? Intorno a che dico la mia? E me ne sto zitto che tanto se dico quello che penso dico quello che sa. Ma tanto quello penso. Tanto è così che la vedo. Che non si può aspettare l’occasione che se anche il caso funziona, funziona a corrente alternata. Penso (mica lo dico, ‘ste cose le penso e non le dico ma le so e si sa che le penso, ma non le dico) e me ne sto zitto e dico che tanto poi il caso mi viene incontro. Che se anche poi il caso fa la sua strada hai voglia a giravoltare il caso. Arriva prima la mia teoria comunque. Ed è così in effetti ma dice: che così la vita non è serena non ha sorprese non è bella. E c’ha ragione c’ha anche se il caso, il caso… proprio non mi va giù. Senza teoria, dico. Ecco, ci vorrebbe una teoria del caso. O almeno – questo me lo concedi – teoria più caso. Dice sì, così va bene. Anche per me.