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L'anfibio, mai più
Di Carvelli (del 05/07/2005 @ 15:53:47, in diario, linkato 912 volte)
Non ci sarà più lo scalpicciare festoso di comitive improvvisate, le domande frustrate alle ragazze. Gli amori a termine. Le stanze a ore per le fidanzate in trasferta. Il ritorno in caserma col cuore in gola, le furbate, i capanni, le ingiustizie, i nonni, i vecchi. Le case e i fratellini più piccoli. I cinema porno, le lettere scritte ai tuoi. Le telefonate dalle cabine, quelle da un cellulare prestato. I lacci e il grasso per ammorbidire gli anfibi. I baci e i giuramenti. Cose inutili e cose che non capisci per la prima volta nella vita. Il sacco al letto, il cuculo. Le camerate tuttiletti. Chi firma senza lettere, chi estrae un libro dalla mimetica e legge. Chi ha gli occhiali e l'armadietto tuttotette. Chi è più grosso di te e chi è un fuscello. Non ci sarà più una città sconosciuta, da cui non trovare nemmeno una cartolina per dire dove si è. Una regione che non conosci, una paese mai sentito, vicino ad una città di cui non sai nemmeno la sigla. Nemici mascherati da superiori e amici che durano una vita. Non sapere di chi fidarsi. Avere paura, contare i giorni al contrario come se dovessi morire o scappare. La differenza tra serietà e scherzo: incomprensibile e nuova. Tante altre cose non ci saranno e sarà un bene e una male, come sempre. Per dire: non ci sarà più il servizio di leva obbligatorio.