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Asfalto
Di Carvelli (del 02/08/2005 @ 12:11:51, in diario, linkato 805 volte)

Anni fa (e anni fa) scrissi un racconto e lo spedii ad una rivista. Non uscì. Non lo ritrovo. Mi ricordo che parlava di asfalto e declinava una passione per le macchine asfaltrici con tutto quel roteare di nero e fumo per poi rigettarlo in terra. Mi è rivenuto in mente ieri quando in un tratto di marciapiede vicino alla stazione si spalmava sotto le scarpe (per la minore presenza di pietrisco nell'impasto). Il sole d'agosto fa subito marcire i cassonetti, svenire i vecchi, scottare i bambini, addormentare gli ubriachi. Fa uscire la pazzia. Fa maleodorare le ascelle sudate e fa allontanare chi magari non ha la fortuna di uscire solo per poco per tornare a casa a lavarsi. Non fa addormentare (perché la casa è stata bruciata nel giorno). Fa pensare di aver sbagliato. Fa pensare "basta". Fa dire "ancora". Fa rimpiangere l'estate scorsa, sperare in una futura. Fa ricordare che si è soli. Che l'estate è fatta per riposarsi, per il mare, per la montagna. Fa vergognare di non avere soldi. Di non avere tempo. E fa squagliare l'asfalto se nell'impasto non c'è la durezza di un po' di pietre.