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Sentirsi proprietari del tuo...
Di Carvelli (del 18/10/2005 @ 09:01:15, in diario, linkato 798 volte)

Essere proprietari - o meglio - sentirsi proprietari è spesso un pessimo passaggio per l'attenzione verso le cose pensate o presunte proprie. Succede anche ai sentimenti. Ma, in fondo, cos'è che non succede (anche) ai sentimenti? Bene, c'è di peggio. E il peggio, ad esempio, è che ad una mia amica affittuaria la proprietaria ha fatto divieto (rende meglio l'idea di "ha vietato") di gettare nella tazza (nel bagno, nel cesso....lo scrivo in plurilinguismo per essere certo della comprensione di vossia) la carta igienica. La spiegazione su acque chiare e acque scure (non c'entra nulla Battisti) è fallace: da che mondo è mondo lo scarico del cesso salvo perversioni va nelle acque scure (le acque chiare convogliano i restanti scarichi). L'idea che questa mia amica nel futuro sarà costretta ad usare carta e poi stiparla in un cestino non mi sembra profumata per lei e per gli altri né raffinata per chicchessia. Ma si sa che uno alle proprie cose ci tiene. Forse troppo.