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Ma
Di Carvelli (del 18/10/2004 @ 11:29:29, in diario, linkato 869 volte)

 

Ieri ho visto questo spettacolo e mi sono commosso. Prima mani piedi voce come tamburo poi una storia che piove pensieri e li svuota e alla fine rimane questa leggerezza serena, svuotata. Un po' è Kureishi che ha questa abilità di toccare corde profonde parlando come una religione universale ai bisogni. Bello. Alberi che crescono e pensieri che scendono. A terra. E fanno il vuoto della mente lasciando pace. Un po' è l'India.

http://www.romaeuropa.net/festival/schede_compagnie2004/extensions_comp/07khan.htm