“Cos’è questa? Tristezza? Chissà, forse./ Un motivo che conosco a memoria./ Che sempre si ripete. E sia./ Che continui così./ E risuoni anche nell’ora estrema,/ come la gratitudine degli occhi/ e delle labbra per ciò che qualche volta/ ci costringe a guardare lontano./ E fissando in silenzio il soffitto,/ perché visibilmente la calza resta vuota,/ capirai che tanta avarizia è solo indizio/ del diventare vecchio./ È tardi ormai per credere ai prodigi./ E sollevando lo sguardo al firmamento/ scoprirai sul momento che proprio tu/ sei un dono sincero.”
Di Carvelli (del 28/09/2011 @ 18:41:05, in diario, linkato 837 volte)
il tempo. il denaro. e, quel che è peggio, la vita. sprecare, senza poter riciclare, è grave almeno come uccidere. è presuntuoso, ne convengo, ma se stava a me lasciare dei comandamenti ce lo mettevo sicuro. non sprecare.