Scopo ultimo dell'azione spirituale è non può non essere una realtà materiale, qualcosa di palpabile e apprezzabile da tutti, un oggetto insomma nella sua accezione più modesta e concreta, o un ordine forzato di fenomeni.
Di Carvelli (del 07/06/2012 @ 09:18:03, in diario, linkato 918 volte)
Come lo sapeva questo tabaccaio sconosciuto che lì dove andavo mi sarebbe servito un accendino controvento? Come ha capito (da cosa) che acquistavo sigari da viaggio e andavo dove infuria la bufera e la carta brucia male (figuriamoci il tabacco)? E' questo piccolo anticipo di vento il gesto che non chiede; il regalo. Il gesto che riceve. Una folata che verrà.