Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 15/02/2008 @ 09:39:03, in diario, linkato 1473 volte)
Ieri, San Valentino. Una battuta (simpatica o no decidetelo da voi). Ma davvero una battuta? Un tipo guarda uscire due uomini tra i quaranta e i cinquanta da un negozio di articoli da regalo con due grossi cuori a palloncino (a pallone aerostatico, piuttosto). Aprono il portellone di una station wagon e li stipano là dentro. Gli uomini parlottanto e rimbrottano: si lamentano di quanto sono costanti i due regali (per le mogli). Il tipo: "Ecco, si lamentano! Si ricordano delle mogli solo a San Valentino e si lamentano...e io? Che dovrei dire io...che alle loro mogli mi tocca pensarci gli altri 364 giorni?"
Di Carvelli (del 13/02/2008 @ 16:01:33, in diario, linkato 1324 volte)
Sono capace di cantare con la voce nasale di Bob Dylan "oh mia bella madunina", di saltare i convenevoli, di rompere il vetro di un orologio con un colpo solo, di salare troppo o troppo poco una minestra, di dire una cosa fuori posto senza che nessuno se ne accorga, di comprare una cosa che non mi serve per poi cambiarla con una che non mi piace. Sono capace di un sacco di cose inutili e di tante sbagliate.
Di Carvelli (del 12/02/2008 @ 09:05:27, in diario, linkato 1384 volte)
Di Carvelli (del 31/01/2008 @ 10:06:13, in diario, linkato 1403 volte)
"Domanda: - Ma essa (la moglie) si lamenta anche della sua intimità con Verlaine?
Risposta: - Sì, ci accusa addirittura di rapporti immorali; ma non voglio nemmeno darmi la pena di smentire simili calunnie".
Questo dichiara (letto approvato e firmato) Arthur Rimbaud nella Deposizione di Rimbaud davanti al Giudice Istruttore il 12 luglio 1873. L'edizione è una vecchia economica Feltrinelli copertina carta da zucchero (la traduzione e la cura sono di Ivos Margoni).
Di Carvelli (del 30/01/2008 @ 09:54:00, in diario, linkato 1378 volte)
Oggi su una stazione radio privata si parlava del successo non annunciato (e anzi esorcizzato da critiche selvagge e generalizzate) del film scritto diretto ecc da Moccia. Come naturale non si è parlato della sorpresa al botteghino (sorpresa?) ma del plot: lui 37 ama lei 17, dove i numeri stanno per gli anni. Nello sviscerare il tema - come ci si incontra e in men che non si dica si finisce per amarsi - (con sociologi, sms, agenzie matrimoniali, psicologi, fattucchiere, parrucchiere, salumisti e vinaroli) è emerso un dato soprendente: una delle prime cose che chiedono le donne ai loro aspiranti partner è "che le facciano ridere".
Di Carvelli (del 28/01/2008 @ 15:55:47, in diario, linkato 1405 volte)
Lode della cattiva considerazione di sé
La poiana non ha nulla da rimproverarsi. Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera. I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni. Il serpente a sonagli si accetta senza riserve.
Uno sciacallo autocritico non esiste. La locusta, l’alligatore, la trichina e il tafano vivono come vivono e ne sono contenti.
Il cuore dell’orca pesa cento chili ma sotto un’altro aspetto è leggero.
Non c’è nulla di più animale della coscienza pulita sul terzo pianeta del Sole.
Di Carvelli (del 28/01/2008 @ 09:46:19, in diario, linkato 1337 volte)
Dunque non è tua. Tua, neppure? C'è un piccolo svantaggio nell'avere tante persone per la casa: si chiama OGGETTI SMARRITI. Tecnicamente bisognerebbe informarsi su "se l'oggetto non è reclamato entro__ si intenderà perso". Qual è il limite oltre il quale scatta la riffa, l'asta? Mentre cerco il numero dei giorni cerco anche il possessore di una sciarpa albicocca. Escludo uomini e ragazze troppo giovani, escludo ragazzi, escludo distratti. Forse è un regalo alla casa. Forse è solo il tempo che cambia: in arrivo era freddo e dopo era scoppiato il sole. Mi ingegno di trovare un luogo che conservi, un campanello che avvisi, una voce che risvegli distrazioni e regali.
Di Carvelli (del 24/01/2008 @ 11:44:45, in diario, linkato 3007 volte)
Ringraziamento (Wislawa Szymborska)
Devo molto a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro e in libertà con loro, e questo l'amore non può darlo, né riesce a toglierlo.
Non li aspetto dalla porta alla finestra. Paziente quasi come una meridiana, capisco ciò che l'amore non capisce, perdono ciò che l'amore non perdonerebbe mai.
Da un incontro a una lettera passa non un'eternità, ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene, i concerti sono ascoltati fino in fondo, le cattedrali visitate, i paesaggi nitidi.
E quando ci separano sette monti e fiumi, sono monti e fiumi che trovi su ogni atlante.
È merito loro se vivo in tre dimensioni, in uno spazio non lirico e non retorico, con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno quanto portano nelle mani vuote.
«Non devo loro nulla» - direbbe l'amore su questa questione aperta.
Di Carvelli (del 24/01/2008 @ 10:02:25, in diario, linkato 1368 volte)
Di Carvelli (del 23/01/2008 @ 10:10:47, in diario, linkato 1400 volte)
Ciao **
ieri ho passato l'intera giornata in ospedale. Intera intera: 9/20 Come se fosse un lavoro, un lungo orario, un negozio (il mio negotium)... Le cose non sono brutte qui e belle lì. Sono brutte e belle un po' dove capita. Qualcosa che fa sorridere succede ovunque. Lui dice all'amico "Mi sento una spada di Democle sulla testa" e in effetti suona meglio. Dalla suoneria di quella squilla una young man e avresti dovuto vederla mai suoneria fu più sovradimensionata. Ma è così: ora sono i/le figli(e) che cambiano le suonerie agli anziani genitori per farli sembrare (ai loro occhi prima e anche a quelli degli altri...e alle orecchie purtroppo di tutti, pure) "al passo coi tempi" o, addirittura, "giovani". E c'è il sorriso. E c'è il sincero ascolto. La candida follia di figli troppo grandi per esserlo ancora verso le malattie delle madri raccontate a cartella clinica. Dice: "sono quasi un medico a furia di seguirla" e mi dice che la mamma "ha un problema alla cistifelica" (io penso alla teleferica). Mi racconta come si è sentita male: "era bianca bianca bianca" e che le ha fatto impacchi di aceto ovunque. Già: medici siamo e anche con un nostro stile antico, di rimedi di una volta. Ci sono quelli che tengono bloccata la porta per la loro ansia di notizie e bollettini medici. Figli educati e figli maleducati. Tv sul telefonino (padre e figlia: due tv, due telefonini, due programmi, due volumi sparati nella sala d'attesa, uno fianco all'altra). Che dirti ancora?...ti dovrei dire che la vita è bella ma non lo faccio... ti dico però che lo penso davvero ma non è bella come crediamo noi...è bella come è bella ed è una bellezza che va capita. A fatica, lo so. Ma c'è una bellezza e la sto vivendo. Ingenuamente, fortunosamente.
Io
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