Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 23/12/2004 @ 10:30:56, in diario, linkato 1074 volte)
Evitate rancori il giorno di Natale. Anche se Saturno ancora opposto in Cancro vi dà filo da torcere e una certa ansia. Ascendente fortunato: Scorpione. Luna: malinconica. Consiglio: non discutete con un Cancro, con rimediate all'ultimo con un Bilancia. (dal Corriere magazine). Potrebbe pure essere no? A rancore non siamo messi male e Natale... è Natale, insomma. Cene coi parenti-serpenti declinazione di ruggini antiche... Luna. Luna è il nome della protagonista (o è un'antagonista?) di Kamasutra in Smart. E sui consigli beh mi divertono. Non uscite con... Non amate un... Non litigate con un... Purtroppo spesso non ci è dato tutto questo tempo di riflessione e di verifica del segno. Quanta gente seguirà così pedissequamente queste ricette? Quanti si riconosceranno prima e quanti dopo? Ah sì, dimenticavo, sono Capricorno.
Di Carvelli (del 22/12/2004 @ 17:55:18, in diario, linkato 1012 volte)
Questo (era una foto che però non si vede) è l'allegro gruppo della rivista (e casa editrice)
a tutt'oggi la sola rivista di scoutaggio letterario alto e racconti in genere. Non potrò mai dimenticare che i primi LETTI hanno vagito qua dentro. Né la simpatia che li ha tenuti a battesimo. Fernandel sembra una rivista allegra (e infatti qua (nella foto che non si vede) tutti sorridono, Morozzi in testa e Pozzi in coda, ma a meno denti) in realtà è una rivista seria che sceglie con cura cosa pubblicare e come. La letteratura dovrebbe fare un piccolo monumento a questa gente qua, di Ravenna. Il loro augurio festoso è ricambiato.
Di Carvelli (del 22/12/2004 @ 13:05:25, in diario, linkato 1306 volte)
AL MIO CUORE, DI DOMENICA. wislawa szymborska
Ti ringrazio, cuore mio; non ciondoli, ti dai da fare senza lusinghe, senza premio, per innata diligenza.
Hai settanta meriti al minuto. Ogni tua sistole e' come spingere una barca in mare aperto per un viaggio intorno al mondo.
Ti ringrazio, cuore mio: volta per volta mi estrai dal tutto, separata anche nel sonno.
Badi che sognando non trapassi in quel volo, nel volo per cui non occorrono ali.
Ti ringrazio, cuore mio: mi sono svegliata di nuovo e benche' sia domenica, giorno di riposo, sotto le costole continua il solito viavai prefestivo.
...Filatelia. Non Amore: amore resisterà. Magari cambierà la definizione e si dirà... Chi lo sa! E invece chissà come si dirà e se qualcuno ricorderà quando si leccava la carta al gusto di pesce sopra le buste. Amore, guarda là in alto, la vedi quella parola? Uno giorno nessuno lo saprà cosa significava oggi che tutti ce la ricordiamo a dentelli e pinzette ma come un pensiero lontano che ormai si è staccato da tutto. Scollato. E i bambini e i figli? E noi che abbiamo avuto quegli album tutti a listarelle di plastica? Amore, questa parola un giorno sarà un mucchio d'ossa sotto terra e qualcuno che le ritirerà fuori. Amore, la parola è FILATELIA.
Di Carvelli (del 21/12/2004 @ 17:45:15, in diario, linkato 1083 volte)
E' il titolo del reportage di Monica Capuani (foto di Sveva Bellucci) al mio quartiere. Su REPUBBLICA DELLE DONNE della settimana.
Bebo e altri ribelli. La rivoluzione spiegata alle commesse - il mio primo/secondo libro (LETTI vine in un certo senso prima e in un altro dopo) di cui ho deciso di parlarvi un po' visto che ha avuto le difficoltà dell'inizio e della distribuzione - aveva un alpha in un incendio geografico. Su carta. Era una di quelle carte che si appendono alel pareti di una classe e bruciava. Per insubordinazione. Mi sono sempre piaciute le carte: fisiche e politiche, mute, alpine, militari. Non so perché ma mi affascinano quelle rappresentazioni fantastiche di cose che viste dal basso hanno tutto un altro aspetto. Sono come foto tanto distanti da apparire interiori. Così.
Registrato sabato, in onda non so quando. 15 minuti di parole su Roma e le sue perdite. Interloquiva Stefania Bogo. Chi vedrà...dirà
Propongo una declinazione: aprile dolce dormire dovrebbe seguitare in dicembre dolce dormire. E sono disponibile ad eventuali ennesimi calendari. Ho letto un racconto di perfetta architettura dall'antologia Minimum Fax di McSqueeney's la rivista di Dave Eggars. Il racconto è di Zadie Smith ed è un racconto di seduzione e di stanze-trappole, di uomini alle finestre (o di donne?) il racconto è d'amore. Nonostante tutto. E tutto vuol dire che non è facile parlarne...anzi carverianamente...di che cosa parliamo?
Di Carvelli (del 16/12/2004 @ 14:08:43, in diario, linkato 1035 volte)
Deve essere come nelle storie d'amore. In certi casi bisogna uscire al momento giusto. Non dopo. Dopo è noia è putrefazione. E invece se uno si ferma in tempo rimane pure una ferita ma sana e disinfettata. Avete presente?
Ieri sono andato a vedere Ferro 3 che aveva anche una bella idea di fondo: la storia di un tipo che va a dormire e a vivere nelle case d'altri per una specie di raptus (ha una moto bellissima che ci dice da subito - potere dei simboli - che non ha di che temere economicamentre parlando) e di feticismo. Poi il film si sgretola e cade in pastoie di delirante banalizzazione e luoghi comuni (marito/moglie, corruzione - tema ricorrente nel cinema asiatico - e altre piccinerie). Un signore uscendo dice "che cagatone!". Io che forse bisognava uscire prima con la ferita bella irrorata di sangue.
Oggi e leggo Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta attorno e dietro Il fumo invecchia la pelle Incasso. Ma mi faccio venire la fantasia che scritte similari vengano fatte scrivere variamente sulle portiere delle macchine ma anche sui cofani e sui portelloni. Così per Par condicio. Che la condicio mi pare proprio par. Vado a fumare. Fuori. Tra le macchine. Tanto...
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