Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 23/11/2004 @ 15:44:26, in diario, linkato 1029 volte)
Ho rivisto Il sesto senso e ho pensato che Shyamalan ha un capolavoro alle spalle e un futuro quindi radioso anche se un metro di paragone difficile. ma ho anche pensato rivedendo Le iene che anche Tarantino ce l'aveva alle spalle un metro di difficile commisurazione. Cero mi si dirà che Tarantino poi... Ma io dirò che il regista americanindiano (non viceversa) sta a strapiombo sul commerciale e si misura con una varietà tematica rischiosa. la sua non è rivisitazione personale di generi ma film di genere fatti con grande cura. Come dire Non si tratta dello "stesso fottutissimo campo di gioco".
Di Carvelli (del 23/11/2004 @ 09:18:30, in diario, linkato 1024 volte)
Domenica 28 Novembre alle 18
presso
Libreria Biblioteca erotica BEAUTIFUL
via Alessandro Neroni, 9 - Roma
presentazione e reading di
Non chiamarmi tesoro (Adora Scout – Il Castello Editore)
La comunità porno (Roberto Carvelli - Coniglio editore)
Presenti gli autori e
Eva Robin's
Enrico Ghezzi
Malisa Longo
Silvia Rossi
LETTURE
Il cantico del corpo (poesie erotiche di Malisa Longo)
FOTOGRAFIE
Riccardo Bergamini
Infotel: 06-87180910/347-7618417
Repubblica, il giornale (la nazione alle volte pare pure!), ha cambiato casa. Seguo con attenzione perché la Repubblica (il giornale) è nato il 14 gennaio (1976) cioè lo stesso giorno (anni prima) in cui ebbi i natali (che dire!!!) io. Quindi compleanni insieme quindi una certa affinità astrologica. Sempre più spesso (già toccò al Carlino) si decentra quello che nasceva per definizione nel luogo centrale della città di appartenenza. Segno dei tempi ma non sogno dei tempi. Ma forse sbaglio. Di certo ho apprezzato l'inserto libri del sabato. Lo comprerò? Boh si pongono questioni economiche coem è chiaro al nostro Governo. Un caso di copertura. Che dire?
Segnalo e ci sarò, ovviamente nella tappa romana alla presentazione di e non ho dubbi stante il mio amore per THE SMITHS. Non posso dire di conoscere il Morrissey solista ma sono uno dei pochi (migliaia sì) presenti all'unico concerto italiano con tanto di cassetta registrata. Un momento che mi ha segnato e a cui ho dedicato una pagina del mio primo libro in un capitolo che facendo il verso alla famosa serie editoriale si intitolava "Che cosa ha detto veramente Man Berg". Non so dire cosa sono stati per me i 4 di Manchester e il suo poetico paroliere. E' una pagina recondita ma ricca di quello che sono stato.
Programma:
ROMA · FERRARA · MILANO
23 / 26 NOVEMBRE
PAT REID
presenta il suo libro
MORRISSEY
(Playground 2004 - Collana Liberi e Audaci)
MORRISSEY Perché Morrissey, l'ex leader degli Smiths, è tra gli artisti di musica popolare più venerati degli ultimi decenni? Perché la sua vicenda personale e artistica è considerata enigmatica? Quali sono i temi e le fonti di ispirazione del più straordinario paroliere di lingua inglese del dopoguerra? Qual è il rapporto fra la sua ispirazione artistica e una sessualità ambigua?
Pat Reid racconta la vita e l?opera di Morrissey ma anche l?influenza che la sua musica, le sue parole e i suoi atteggiamenti hanno esercitato su generazioni diverse. Lo insegue nei suoi ultimi concerti californiani davanti
frotte di quattordicenni ispanici, ma anche per tutta la straordinaria stagione degli anni '80 quando gli Smiths rappresentavano l'espressione più solida di una musica intelligente e colta.
PAT REID, giornalista musicale inglese nel 1993 ha pubblicato Bigmouth: Morrissey 1983-1993.
ROMA
martedì 23 novembre ? ore 21,30
Locanda Atlantide ? via dei Lucani 22/b
incontro con PAT REID
interviene JONATHAN GIUSTINI
FERRARA
mercoledì 24 novembre ? ore 20,00
Arci Zuni ? via Ragno 15
incontro con PAT REID
interviene ANDREA BERGAMINI
MILANO
giovedì 25 novembre ? ore 18,00
Riot Store ? via GG Mora 14
incontro con PAT REID
interviene MATTEO B. BIANCHI
Ieri ho visto ma voglio parlare delle sale d'essai (ieri LABIRINTO). E di chi le frequenta. Il mio è un invito sottinteso ad andarci anche con quella prospettiva lunga che ci fa vedere due o addirittura tre film successivi, retrospettive. Insomma al cinema come ad una mostra, ad una personale o a una collettiva. Al cinema come a un libro non ad un giornale e al clamore del vedere quello che stanno vedendo tutti che sia Potter o il film che fa tendenza. Al cinema per il cinema. Ecco, se poi posso dire, la frustrazione è l'assenza della SECONDA VISIONE, come una seconda spiaggia per i distratti e per gli impegnati (dalal famiglia o dal lavoro).
Di Carvelli (del 17/11/2004 @ 12:04:46, in diario, linkato 1044 volte)
Per i feticisti della voce (raffreddata) e i maniaci
http://www.dispenseronline.it/interviste.php
E la recensione di Alberto Forni:
12/11/2004 - DAI FILMINI SUPER 8 ALLA FENOMENOLOGIA DI MASSA : LO SDOGANAMENTO DEL PORNO.
Argomento che in questa trasmissione si tratta spesso e volentieri, non per fare i pruriginosi, ma perché in effetti è la modalità di rappresentazione dei corpi più in espansione nella società moderna. Guardate come sono vestite le veline, guardate le espressioni delle modelle negli scatti per i calendari, o i video di Christina Aguilera e Britney Spears. Se il porno influenza tv, cinema e stampa generalista, per prima cosa è meglio saperlo, e secondariamente è il caso di informarsi a proposito. [mfb]
Ormai da qualche anno il genere porno ha subito un vero e proprio sdoganamento culturale, diventando oggetto di riflessioni e indagini persino sociologiche. Ne sono un esempio la nostrana “santificazione” di Moana Pozzi, i bestseller editoriali di pornodive come Jenna Jameson, i documentari e i film dedicati a personaggi del calibro di Ron Jeremy e John Holmes, come il recente Wonderland interpretato da Van Kilmer. Meritano quindi una segnalazione due volumi italiani, assai diversi tra loro, usciti negli ultimi tempi sull’argomento: “Il porno di massa” e “La comunità porno”. Il primo, edito da Raffaello Cortina editore al prezzo di tredici euro, è un saggio curato dal Pietro Adamo, docente di Storia Moderna. Come suggerito dal titolo, il libro dà conto della massificazione del genere tracciandone la storia. A partire dai cosiddetti “filmini sexy” degli anni sessanta, la cui origine è da rintracciare in Danimarca. Qui la modificazione del codice penale permise la nascita dell’industria del porno, che dopo aver conquistato la Scandinavia iniziò ad esportare i suoi prodotti nel resto del mondo. Fu proprio Copenaghen, nel 1969, ad ospitare la prima “fiera del sesso” legalmente autorizzata. Da quel momento, pur contraddistinto da alti e bassi, il genere vivrà un’inarrestabile ascesa contraddistinta da film di grande successo commerciale come “Gola profonda”, pornodive e pornodivi entrati di forza nell’immaginario collettivo e anche controversi scandali come quello della minorenne Traci Lords. Di carattere quasi opposto invece il volume la “Comunità porno”, che all’analisi saggistica preferisce l’approccio in presa diretta. Pubblicato dall’editore Coniglio, che ha al suo attivo anche la rivista Blue, il libro costa quattordici euro ed è curato da Roberto Carvelli. La sua particolarità, oltre a quella di essere interamente dedicato alla scena hard italiana, sta nel privilegiare la forma dell’intervista per affrontare l’argomento. Attori, registi e produttori quindi, magari anche conosciuti come Riccardo Schicchi e Mario Salieri, ma pure figure meno appariscenti come responsabili casting, fotografi di scena e fonici, ovvero l’aspetto più artigianale di questo genere di produzioni. Non solo, visto che l’industria dell’hard deve ormai gran parte dei suoi incassi all’home video, “La comunità porno” raccoglie anche testimonianze di registi amatoriali, semplici appassionati, veri e propri collezionisti, per finire con un “cassettaro”, termine che indica, ovviamente a Roma, un gestore di videonoleggi. Sebbene dunque con un’approccio antitetico questi due libri, rigoroso e globale l’uno, informale e nostrano l’altro, offrono una panoramica esaustiva sul variegato universo della pornografia.
Edizioni Interculturali ha dedicato ad Anna Magnani e a Totò una piccola bella mostra che è allestita e visitabile nel foyer del teatro Sala Umberto a Roma. Foto e oggetti d'epoca che sollecitano una magia per due dei nostri grandi amati idoli di sempre. Inaugurata ieri. Da vedere.
Scopro con piacere che da sabato anche la Repubblica riavrà il suo inserto libri. Come si chiamava quello che fu? Non ricordo. Ora torna e ci rallegra (speriamo) dicono di brevità e fulmini. Insomma il sabato si preannuncia dispendioso: Alias TTL e Almanacco dei libri...
Di Carvelli (del 16/11/2004 @ 11:06:28, in diario, linkato 1726 volte)
Lui è un grande fotografo lei la sua musa moglie e importante pittrice - Georgia O'keefe - ma la mostra è al D'orsay e la città è Parigi...e noi qui
Di Carvelli (del 16/11/2004 @ 09:49:17, in diario, linkato 1413 volte)
Segnalo ma ahimé non incollo (spero di trovarlo presto) un ottimo articolo-recensione di Mario Materassi da Alias (il manifesto) di sabato. Al di là della recensione di DIMMI della Mary Robison (minimum fax) lo scritto di Materassi è una preziosa riflessione e un saggio da conservare su minimalismo e mercato editoriale, genio e regolatezza (senza S).
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