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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 09/06/2004

Ma dove siamo, in un film di Alberto Sordi? si domandava Moretti. Forse varrebbe la pena porsela oggi questa domanda di tristi e scamuffi simboli collettivi. Di bandiere esposte ai balconi per salutare 3 poveri cristiani che si arrangiano (uno è morto...sentito?...è morto!) in loschi lavoretti da mercenari. E ora diventano simboli di un paese che specula elezioni sulla loro pelle sudata di "impapocchiatori". La gioia è per le famiglie e naturalmente per LA VITA SALVA ma che tristezza sentire inneggiare alla Patria in un giorno di così ridicola ossequiosità ad una Nazione che rappresentavano male. Che non rappresentavano. Se non sulle carte d'identità. Magri riscontri, ritorni di sentimenti nobili per stornare la poca nobiltà del nostro atteggiamento di fronte ad una guerra...come dirla?...Ingiusta? Pretestuosa? La poca nobiltà del nostro poco Stato in tutto, dal codice della strada, al rispetto del Pubblico e via così. E allora? Cosa gridiamo oggi? Forza Italia? Com se fossimo già in clima di Europei? E non piuttosto di elezioni? Meglio sarebbe tacere, non fare passerella sui canali per cercare di portarsi a casa consensi. Ecco la nostra Italietta di padripii e bandiere. Di: c'avevamo ragione noi...la fermezza paga...Ce lo meritiamo Alberto Sordi. Sì, ce lo meritiamo.
Boh...quante perplessità su questo FELICE ritrovamento dei nostri (eroici?) prigionieri. E' incredibile quanto la verità abbia una durata breve. Camuffata. Cancellata. Ma destinata allo svelamento. sarò ottimista ma credo che LA VERITA' TRIONFA SEMPRE...sono troppo niueig? Può essere. Intanto oggi leggo sul giornale che la mamma che avrebbe lasciato 10 minuti i figli a casa, poi vittime di un improvviso e rapido rogo...risultato uno morto e uno salvato dai vicini. La prima cosa che ho pensato è stata: li ha messi a letto ed è andata a vedersi col tipo. (Mi permetto una piccola galleria-tributo a Saudek)
   
Lo dico con la massima umanità... senza l'ombra di un giudizio morale. Lo so, lo immagino, le immagino le difficoltà di chi ha due figli ed una vita sentimentale. Le incompatibilità. Le rinunce forzate. Lo so. So dell'amore fatto a porte socchiuse e a bassa voce, in un cuore della notte ritagliato ai doveri materni. Tutte cose per cui siamo pronti ad indignarci, scattando sull'attenti della saggezza, del buon senso. Ma a trovarcisi? Sulla verità breve avrei da dire altrettante cose su Cogne, su Marta Russo ecc. Ma la verità breve di oggi è quella degli SMS che fanno squillare il telefonino e non è sempre comunicazione rapida. M. cita Mancassola e un suo pensiero appropriato ai miei tanti del letto..."dicono che i discorsi fatti in posizione orizzontale siano i migliori, i più fluidi..." E ancora. M. di M. (un'altra M. fidanzata di M.: è il giorno della M) mi scrive una frase dal reverendo M.L. King: "Bisogna tenere a mente che la tragedia nella vita non sta nel non raggiungere il proprio scopo, sta nel non avere scopi da raggiungere. Non è una sventura morire con dei sogni irrealizzati, ma è una sventura non sognare."
Fotografie del 09/06/2004
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