Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/04/2011
A chi la raccontiamo questa storia in cui siamo noi i protagonisti? Una storia a due, tu e io, una storia che non si racconta da sola, una storia che chiede di noi, parla di noi?
A chi la diciamo la nostra
metà? A chi la diamo la nostra versione uguale di una stessa uguale versione?
Come
essere due senza riuscire a essere
due davvero,
noi. Ne deriva che
bisogna essere due
perché il dialogo
sia monologo
e l’unità del due
si ricomponga.
Questo,
è evidente,
ci obbliga a una coerenza che noi abbiamo,
che anche la vita deve avere,
per noi.
Venerdì 8 aprile. Ore 21e50. Non dimenticherò mai quest'ora e questo giorno. Il film che stavo vedendo. Un film stupido ma non è quello. Un film pieno di immaginazione e forse è questo. Non dimenticherò il telefono, il suono che fa quando squilla. Le parole e il tono di chi le pronuncia. Tutto quello che succede intorno. Una ragazza che si tiene per mano con il ragazzo e gli dice che ha prestato il libro di anatomia a un'amica. Un indiano che entra in un call center. Attraverso la strada e una macchina mi suona per dire che è in corsa e non ha intenzione di fermarsi sulle strisce. Dei ragazzi parlano davanti a una pizzeria. Poi più nulla. Tutto reale. Tutto vero. Incredibilmente vero.
"Tutti gli scrittori conoscono bene questo fenomeno tipico dell'immaginazione: la predizione involontaria; uno scrive una cosa e quella cosa accade, oppure ne accade un simile". Questa frase di Alan Bennett (Una vita come le altre) non è purtroppo immaginativa. Ho scritto un romanzo, non ancora edito, in cui tutto quello che succede ora è già stato in una certa forma prefigurato. E' stato scritto con questo anticipo.
Fotografie del 11/04/2011
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