| Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
      RitornareI piedi hanno portato l'allegria delle improntei vostri piedini nella neve, bambini
 nell'odore degli stivali di gomma
 neri rossi celesti dove comincia la salita
 dove finisce la discesa delle slitte
 piegarsi nel ricordo, mi piego nel ricordo
 a piedi uniti saltiamo nella neve
 di quando guardare il cielo era una fantasia più grande
 vera la verità delle cose toccate
 sarò stato a quest'ora, sarò stato tante volte
 lontano come a quest'ora, voce nella mia voce
 occhio nel mio occhio rinnovato
 mano mia nuova nel bianco della mia
   
		
		
			Di Carvelli  (del 23/06/2005 @ 15:59:32, in diario , linkato 1598 volte)
		 
        Consolatio ad uxorem 2     La casa di campagna che sognavi, con un po' di giardino per piantarvi ortensie, i fiori che più ami, forse belle di notte e rose,  appartiene alle cose che certo non avremo. Ancora ne parliamo nei giorni di fervore e in quelli ignavi delle nostre stanchezze. E adesso? Adesso andiamo in cerca della casa per le strade mai prima visitate di questo nostro autunno che ha il profumo amarognolo dell'Ade.   Ma tutto è così caro! Sfogli allora riviste con immagini  di azzurri lidi immobili e paesaggi, pensi a viaggi in Islanda, in Cappadocia, a Cuba. L'ultimo luogo che visiteremo ci sembrerà di averlo già veduto, "qui ci siamo già stati" ci diremo con sgomento stupore. Rintoccheranno ore strane ed incongrue da una qualche torre lontana, ci sarà una colomba che da un sole diafano come un'ambra di neve prende candore e tuba. Ma il peculio di luce che abbiamo avuto in sorte,  quello è nostro, ci resterà negli occhi sotto le palpebre.   Non ce lo ruba la notte o l'ora della nostra morte. Fernando Bandini, Il meridiano di Greenwich
   
		
		
			Di Carvelli  (del 24/06/2005 @ 09:07:49, in diario , linkato 1046 volte)
		 
      Piedi e pavè sconnessi. Entrambi. Grandi e piccole ruote. Le divise bianche che annotano targhe sui taccuini come poesie ad acronimi e numeri. Le raccolte si chiamano: Passaggio col rosso, Divieto di sosta, Mancato rispetto dello stop. Ruote piccole e grandi. Coi raggi o le razze. Sgonfie, consumate, lise. Lui che si porta dietro sgasando e sgommando l'uccellino appeso della notte. Che pencola, che scivola e si sorregge alle corna posteriori dello scooter. Tra delirio di onnipotenza e collasso di impotenza. In attesa di mettere i piedi  e di gridare Terra. Tombini muti e risuonanti. Pensieri fuori dai caschi e caschi vuoti appesi ai gomiti, pronti all'uso o disattivati da poco. E tutto un movimento di polsi e dita. Freno acceleratore frizione e bestemmie.    
		
		
			Di Carvelli  (del 24/06/2005 @ 12:36:52, in diario , linkato 1016 volte)
		 
      Martedì 28 alle  ore 6 RAI2 Una piccola intervista su Kamasutra in Smart: a beneficio degli insonni o di chi si lava i denti, o rassetta casa, o prepara la colazione.   
		
		
			Di Carvelli  (del 27/06/2005 @ 10:04:52, in diario , linkato 1019 volte)
		 
      Vista da lassù Roma ti apparirà - se hai la fortuna di un'aria tersa in questa bella notte - come un deserto di luci e spari lontani colorati che non fanno rumore. Tutto risulterà innaturale dal ponte di Ariccia, persino che sia così tristemente famoso per il gesto definitivo. Il decoro generale sembrerà la replica di quello più interno del Pincio come se avessero esportato o importato uno sguardo e un posatoio per ripeterlo. Ti sentirai un vedutista sette-ottocentesco  e l'unico colore per la sanguigna sembrerà disattendere il buio. Così scatterai un chiaroscuro e ti riproporrai di definirlo alla luce di un mattino. Non stanotte. Stanotte vorrai precipitare su Roma come una enorme balla silenziosa di sterpi che rotola nei deserti americani. 
   
		
		
			Di Carvelli  (del 27/06/2005 @ 18:46:39, in diario , linkato 1024 volte)
		 
      
 e mi è piaciuto. Poi altro di cui scriverò presto. Pagine sull'infanzia bellissime e una lezione di scrittura.   
		
		
			Di Carvelli  (del 28/06/2005 @ 09:30:02, in diario , linkato 1006 volte)
		 
      Il libro stava lì. In biblioteca. Scampato alla lettura. Riservato ad un altro tempo. Nel frontespizio "x.... da..." X sono io. Da... è una collega universitaria di cui ebbi più che stima. Il libro: I quaderni di Malte Laurids Brigge. L'autore Rilke. L'edizione "i grandi libri Garzanti". Lo leggo ora. Così. Come ovvio, se il libro aveva dei significati, dei messaggi, un fra le righe, ora non posso leggerli. Lo leggo così. Poche pagine ed è già meraviglia. Della scrittura e dei temi. Mi fermo in particolare su una pagina in cui il grande poeta "...con i versi si fa ben poco, quando li si scrive troppo presto" ...riflette. Il seguito bellissimo riflette l'importanza che ha la vita sulla scrittura e di quanto di essa entri nella seconda. "Bisognerebbe aspettare e raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita e meglio una lunga vita, e poi, alla fine, forse si riuscirebbe poi a scrivere dieci righe che fossero buone." I versi non sono sentimenti come pensa la gente (dice Rilke) ma esperienze. Ecco. L'esperienza di questa lettura rimandata contiene esperienze più che sentimenti. Forse è per questo che la lettura ne è oggi benedetta. Lei diceva che l'amore è un sentimento minore, che l'amicizia ne è di gran lunga il passaggio precedente e felice. Ora so, con l'esperienza, che è così e che l'amore deve avere le sue valide premesse nell'amicizia per essere quello che è al meglio di quel che presuppone. Il tempo: che metafora diversiva dell'esperienza. Battito vuoto e storia. 
       
		
		
			Di Carvelli  (del 30/06/2005 @ 09:25:24, in diario , linkato 1025 volte)
		 
      Hai scoperchiato il vaso della tua insoddisfazione  come se fosse un'anfora modesta e fetida e invece - lo stupore non fu solo il tuo - nell'aria si libravano tempi felici  fotogrammi della bella vita un pulviscolo inatteso di gioie evidenza è il male ma pure la sua supponenza la fine non viene per la fine a saper vedere di ogni cosa una cosa  si salva.   
		
		
			Di Carvelli  (del 30/06/2005 @ 13:26:02, in diario , linkato 1278 volte)
		 
      VOLO   Certe sere d’estate, quando la tavola è apparecchiata di fuori e appena buio l’aria diventa elettrica, sa di terra e di temporale, capita di sentire sui capelli e sulle orecchie due, tre carezze leggere. La tovaglia è già nera di formicoli con le ali.   Stringe lo stomaco vederli - ancora presi dalla smania del loro volo - nuotare  in un bicchiere, spasimare sull’uva.   Così cadevo io verso i trent’anni dalle nuvole in mezzo alla gente vera.   Umberto Fiori "Tutti" Marcos y Marcos   
		
		
			Di Carvelli  (del 30/06/2005 @ 17:13:45, in diario , linkato 1053 volte)
		 
      Domani su ecoradio, alle ore 19,35 per radio (Roma 88,3 FM altrove controllate) e alle 20,45 (su Telenova a Roma, altrove controllate) e  - stesso orario - sul satellite (telegenova, ma controllate)... si parlerà di KAMASUTRA IN SMART e di una innominata antologia di cui vi dirò appena avrò almeno un jpg e un comunicato stampa. www.ecoradio.it  ...per controllare appunto!     |