Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 28/06/2010 @ 15:38:45, in diario, linkato 1090 volte)
Quando ero piccolo mi sembra di ricordare che non mi piacesse la Pantera Rosa. I finali sempre prevedibili e non con quella stessa inflessibile connotazione sfigata che aveva willy cojote. Insomma c'era qualcosa che non mi funzionava: forse l'assenza di dialoghi. Forse la musica sempre la stessa. Non so. Anni dopo e ora, invece, mi incanta. Mi piace la musica sempre la stessa (ho nel corso della mia vita sviluppato ossessività), quel passo felpato e danzellante, l'idea di un piano continuo orizzontale fortemente bidimensionale. Ecco, certe volte vorrei che la mia vita fosse tutta così, lungo una linea dove trovo sempre nuove cose. Diverse ma in successione lineare. Lo penso davvero?
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Fai due volte il giro di te stesso. Metti una omelette sulla piastra. Dici "questo non lo faccio!" Poi, lo fai. Sali tre gradini. Li riscendi. Li risali. Cucini senza sale. Non dici mai "ti amo". Ti vesti da lunedì. Ma pensi che sia domenica. Dici "un cane!" E non hai l'aria stupita. Ancora due volte il giro di te stesso. Ancora una omelette. Pensi "lo farò appena posso". Non lo fai. Poi succede qualcosa. Ti sembra di sentire un carillon. Ed è solo qualcosa che si è rotto dentro di te. Con dolcezza.
Di Carvelli (del 28/06/2010 @ 09:15:12, in diario, linkato 1044 volte)
Nel sogno di ieri avevo un furgone, nel sogno di oggi qualcosa che non ricordo ma che doveva essere sensibilmente più bello o poetico. Il sogno di ieri era il sogno "che non era un sogno che avevo un camion e che lo parcheggiavo nel piazzale del mio luogo di lavoro". Il sogno di oggi era "il sogno di un sogno più bello di quello di ieri". Insomma sono due notti che sogno in relazione al sogno. Oggi vivrò in relazione al sogno che non ho ancora sognato e che è più bello del sogno che non ho vissuto. O qualcosa del genere.
Per andare in ufficio con il motorino attraverso la Tuscolana andando vero fuori. Stamane guardando in alto ho visto la scia perfetta e immobile di un aereo che segnava la traccia di un percorso che poi mi ha fatto effetto ritrovare appena sopra il mio ufficio come se senza saperlo ci fossimo sfidati a chi faceva prima. Come un fachiro stamane il mio gatto Google si era steso a riposare su una sega, l'aria paciosa di sempre. Sotto, la sega arrugginita di sempre. Continuo la lettura di Inoue Yasushi. C'è un genere (un genere che chiamo ora per nome) che mi piace particolarmente. Il genere lo definisco la "Relazione personale" (un relazionare che può essere sentimentale o meno). Questi sono libri che mi piace leggere e scrivere. Relazione è Walden di Thoreau, Mattatoio n.5 di Vonnegut o questo libro giapponese.
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