Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
"La pioggia in città, con quel suo invito tanto penetrante a lasciarsi trasportare dal sogno negli anni della prima infanzia, risulta comprensibile solo a chi sia cresciuto in una grande città. La pioggia tiene ovunque più nascosti e rende le giornate non solo grigie, ma uniformi". Traggo questa frase da "I Passages di Parigi" di Walter Benjamin. La frase si addice ai giorni. Di pioggia a Roma. Questi. Le pagine che seguono sono ancora più belle (ma tutto il libro è straordinario, si sa). "Proviamo noia quando non sappiamo cosa stiamo aspettando. Saperlo o credere di saperlo è quasi sempre solo l'espressione della nostra superficialità o della nostra distrazione. La noia è la soglia verso grandi imprese. Ora sarebbe importante sapere: qual è il contrario dialettico della noia?" E ancora, poi: "La noia è sempre il lato esterno dell'accadere inconscio".
Esci di scena il più presto che puoi E non avere figli tuoi
Traducono gli ultimi due versi della poesia pubblicata in inglese ieri.
Esci di scena il più presto che puoi E non avere figli tuoi
Io sparisco. Nelle poche idee mie. In quelle degli altri. Mi fletto in basso fino all'insabbiamento. Rimango faccia a terra a fissare il vuoto, quello che non scompare sperando che scompaia e me che forse ancora mi vedono.
Ieri ho visto Gomorra. Mi è piaciuto. Ben diretto e recitato. Le scelte coraggiose ripagano: sono sostanziali al film, è questa la verità. E per questo funzionano. Gli attori-attori (presi dalla strada), gli attori-attori (che fanno questo mestiere) con la capacità di essere distanti da loro stessi o di mettere al servizio della storia i loro tic di recitazione. Un buon matrimonio tra docu e fiction. La sala era piena come non mi accadeva di vedere da tempo. In VERGOGNA tante pagine sui cani. Belle. "E per quanto riguarda gli animali, è giustissimo trattarli con gentilezza. Ma cerchiamo di non perdere il senso delle proporzioni. Noi apparteniamo a un ordine del creato diverso da quello degli animali. Non necessariamente superiore, ma diverso. Quindi, se vogliamo essere gentili con loro, facciamolo per pura e semplice generosità, non perché ci sentiamo in colpa e temiamo una punizione". Vi parlo un po' di Velasco (Vitali) e della sua serie Cani. Velasco è uno dei nostri semigiovani artisti più interessanti - pagherei per avere qualcosa di suo (è una battuta)...ma non so quanto - dunque lo linko (per non senire la mancanza della tela. www.velascovitali.com
Ecco da www.exibart.com una selezione di opere
Continua la piccola sbornia Larkin. Ecco due poesie. Una in lingua e una in italiano (non la traduzione della prima).
This Be The Verse
They fuck you up, your mum and dad. They may not mean to, but they do. They fill you with the faults they had And add some extra, just for you.
But they were fucked up in their turn By fools in old-style hats and coats, Who half the time were soppy-stern And half at one another's throats.
Man hands on misery to man. It deepens like a coastal shelf. Get out as early as you can, And don't have any kids yourself.
**
Quando mi capita di vedere due ragazzi e immagino che lui se la scopa e lei prende la pillola o si mette il diaframma, so che questo è il paradiso che ogni vecchio ha sognato per tutta la vita – legami e convenzioni messi da parte come una macchina scassata, e ogni giovane che va giù per lo scivolo di una felicità senza fine. Mi chiedo se qualcuno guardandomi quaranta anni fa ha pensato: Quella sarà la vita; non più Dio, non più rigirarsi nel letto per timore dell’inferno e del resto, e non dovere nascondere quello che pensi del prete. Lui e la sua banda tutti giù per lo scivolo, liberi come uccelli. E di colpo non vengono più parole, ma il pensiero di finestre alte: il vetro che abbraccia il sole, e, al di là, l’aria azzurra e profonda, che non vuole dire nulla, non è di nessun luogo, e non ha fine.
Una poesia-canzone di Ascanio Celestini
l'amore stupisce
L'amore no non è possibile nel mondo fragile dei fiori quando finisce il giorno ti dice "ritorno", ma tu resti fuori
L’amore no non è possibile nel mondo fragile dei fiori il petalo appassisce il profumo svanisce l'amore se ne va
Perché l'amore stupisce tu non capisci e lui ti colpisce
Perché l'amore inquina è come una multi-nazionale in Cina
Perché l'amore è un segreto, ma io non ve lo dirò. Perché l'amore è un segreto ed essendo un segreto io non lo so.
L'amore no non è possibile nel mondo critico dei liquidi per stare un poco insieme per fare una famiglia ci vuole la bottiglia
L'amore no non è possibile nel mondo critico dei liquidi il sole è una dannazione con l'evaporazione l'amore se ne va
Perché l'amore stupisce tu non capisci e lui ti colpisce
Perché l'amore inquina è come una multi-nazionale in Cina
Perché l'amore è un segreto, ma io non ve lo dirò. Perché l'amore è un segreto ed essendo un segreto io non lo so.
L'amore no non è possibile
nell'universo della fogna c'ho tutti i miei parenti in mezzo agli escrementi il più pulito c'ha la rogna
L'amore no non è possibile nell'universo della fogna pure il più bello di natura fa schifo e fa paura l'amore se ne va
Perché l'amore stupisce tu non capisci e lui ti colpisce
Perché l'amore inquina è come una multi-nazionale in Cina
Perché l'amore è un segreto, ma io non ve lo dirò. Perché l'amore è un segreto ed essendo un segreto io non lo so.
Forse l'amor, forse è possibile tra innamorati cardiopatici un bacio sulla bocca il cuore scoppia l'amore resta eterno la vita se ne va
Perché l'amore stupisce tu non capisci e lui ti colpisce
Perché l'amore inquina è come una multi-nazionale in Cina
Perché l'amore è un segreto, ma io non ve lo dirò. Perché l'amore è un segreto ed essendo un segreto io non lo so.
ascanio celestini
"Il segreto, per il romanziere, è di essere insieme sveglio e in sogno. La disciplina è tutto. La creazione è l'applicazione di leggi non specificate a una materia incoerente". Così John Banville (era sabato ed era Repubblica). Domenica ancora un concerto di Paolo Fresu ma con gli archi e con il verde (intorno). Nei giorni prima ho finito di leggere IL VENDITORE DI PASSATI di Agualusa, ma ne parlerò più avanti. Inizio VERGOGNA di Coetzee. Ancora pagine dai PASSAGES di Benjamin (una specie di viatico per la casa: libro che si sposta dal bagno alla cuina, al divano, al soppalco come se avesse gambe...libro con gambe). E ancora film tra cinema e dvd. LA ZONA bello ma un po' retorico. ITALIAN JOB un filmone modello Ocean. Ben fatto. Direte: "anche questo retorico!" Dirò sì ma di una retorica ininfluente. E' difficile raccontare le ingiustizie sociali senza far sentire da che parte è giusto stare. Non tutti fratelli Dardenne si può essere! La distanza è preziosa. Sono costretto a omettere altri film visti, tanta musica, tante parole. Qualcuna anche mia. Scritta che finisce in un nuovo file, con un nuovo nome, destinata a chissà cosa e quando. Ed è questa la felicità: sapere di essere e sapere di non essere. O almeno: di non essere per.
Ricevo e pubblico questo estratto da un libro di Antonio Scurati
«Fin da quando ho messo il piede giù dal letto ho capito che la giornata mi veniva incontro con un lacrimoso umore di inverni artici, di quelli che ti fanno rimpiangere di esser stato sempre troppo orgoglioso, o troppo pigro, per affiliarti a una qualsiasi chiesa, magari anche a una meschina conventicola, a un partito politico, a un club, a una loggia massonica, a un circolo sportivo, a un qualsiasi arbitrario e raccogliticcio assemblaggio di individui spuri, capace però di darti per un istante l'illusione che la tua strada non vada a finire su un molo deseerto, in una malinconia di pietra» (Il Sopravvissuto)
I rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantre (invero piuttosto tardi per me) - tra la fine del bando a Lady Chatterley e il primo ellepì dei Beatles.
Fino ad allora c’era stato soltanto una specie di negoziato, un bisticcio per un anello, una vergogna che iniziata a sedicianni si diffuse su ogni cosa.
Poi all’improvviso la lite cessò: ognuno se ne accorse, e ogni vita si tramutò in una fantastica rovina per il banco, in un gioco quasi senza perdite.
Non ho più avuto un periodo migliore del millenovecentosessantatre (per quanto troppo tardi per me) - tra la fine del bando a Lady Chatterley e il primo ellepì dei Beatles.
Di Carvelli (del 16/05/2008 @ 11:15:41, in diario, linkato 1857 volte)
|