Immagine
 Il letto di Myvatn... di Carvelli
 
"
Per me l'amore è un puro concetto dotato di un corpo inadeguato, che passando attraverso cavi sotterranei, linee telefoniche ecc., riesce faticosamente a trovare il contatto. Una cosa terribilmente imperfetta. A volte ci sono errori di trasmissione. A volte non si conosce il numero. A volte ti chiamano, ma hanno sbagliato numero. Non c'è niente da fare. Finché vivremo in questo corpo, sarà così.

Haruki Murakami
"
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Carvelli (del 02/09/2005 @ 08:49:06, in diario, linkato 845 volte)
Meno di uno non è zero. C'è tanto altro in quello scarto breve tra la prima cosa e il nulla. C'è uno scatto di piccole cose. Un'emozione. Colori. Meno di uno c'è il poco che molti devono farsi bastare. Meno di uno c'è uno senza qualcosa, magari un uno appena consumato ma quasi al completo. Meno di uno non è zero.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 01/09/2005 @ 14:05:33, in diario, linkato 926 volte)
In piedi, alla Stazione, ho meditato silenziosamente, fumando il sigaro. Mi rendo conto di fare cose senza senso. Non questa ma quelle successive. Fissare senza timidezza persone troppo magre o troppo grasse. Squadrarle, pesarle. Ma senza giudizio. Osservare rapito un uomo che chiede l'elemosina. Sul cartone a pennarello c'è scritto AIUTATEMI SONO L'UOMO SENZA BRACCIO. Rimanere ad ascoltare la musica che esce fuori dalle vetrine (sembra che esca proprio da lì come una specie di irretimento all'acquisto...credo fossero i COLDPLAY). Chiedere a due signorette sui cinquanta passati che si stanno infilando a fatica e in carne in un ape (vi consiglio il bel librino dedicato da Franco La Cecla alla LAPA... nome palermitano per le tre ruote più famose al mondo...editore Eleuthera) se mi danno un passaggio. Camminare senza sapere dove andare mentre lo so benissimo. Sono giorni in cui scopro di non riuscire a comunicare. Non a parole almeno. Per presunzione mi stupisco. Poi rimango sfiancato dai processi linguistici come se fossero inventati lì apposta per prendermi in castagna e per confermarmi che non è come pensavo io. E' come se la testa non mi servisse più. Almeno per pensare. Magari è solo che non so cosa altro farci e quindi rimango lì come (economicisticamente) spaurito di un ingombro inutile. Forse bisogna solo andare più piano, come un ape o uno che gli manca un pezzo.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 01/09/2005 @ 11:59:59, in diario, linkato 914 volte)
Sharm el Sheikh, Santo Domingo, Santo Stefano, Santa Maria di Leuca, Santorini (e altri santini)... Pregate per noi. Noi noi. Noi che non siamo andati in vacanza. Gli altri... ma sì, pure per loro. I marciapiedi in questi giori, i bar, i tavoli d'ufficio, sono tutti un rosario di località turistiche. Provo a pensare a un santo mio ma non ce l'ho. Eppure, mai come quest'estate, mi sento in vaso di religiosità. Sarà il mare. Quello che non ho visto. Sarà la mia colonna romana da cenobita...
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 31/08/2005 @ 08:52:30, in diario, linkato 884 volte)
Non so come si possa definire quella sensazione. Dovrebbe essere una parola tipo "ostacoli". Tu stai tutto concentrato a finire qualcosa o a sviluppare qualcos'altro e, all'improvviso, qualcosa si mette a congiurare contro te. Nella scrittura spesso. Per esempio il mio primo libro ha patito (come si legge nei ringraziamenti) una vicenda di carambole negative (dal file al cartaceo) che rischiavano di cancellarlo. La vicenda di ripete ora via USB. Che dire?! Che forse, proprio quando stai facendo qualcosa che è importante o bello o meraviglioso per te (e tu pensi che dato che sta succedendo qualcosa che è importante o bello o meraviglioso per te tutto deve andare per il verso giusto, di diritto e per definizione) qualcosa congiura contro. E allora che fai? Se ti spaventi crolli (se crolli vuol dire che ti sei fatto spaventare) se no rilanci, ti fai la punta come una matitae prosegui. Anche a matita.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 30/08/2005 @ 17:03:38, in diario, linkato 939 volte)

E' una poesia... di questo bel tipo qua...un maestro: Samuel Beckett (Ho detto Beckett non Bekham)

 

 

I.
cascando

I.

perché no semplicemente la deprecata
occasione della
effusione verbale?

non è meglio abortire che essere sterili?
le ore dopo la tua partenza sono così plumbee
cominciano sempre troppo presto a trascinare
i rampini a artigliare ciecamente il letto della mancanza
svellendo le ossa i vecchi amori
orbite già riempite di occhi come i tuoi
tutto sempre è meglio troppo presto che mai
il nero bisogno spruzzato sulle loro facce
di nuovo dicendo nove giorni mai fecero galleggiare l'amato
né nove mesi
né nove vite

2.

di nuovo dicendo
se non mi insegni non imparerò
di nuovo dicendo anche per le ultime
volte c'è un'ultima volta
ultime volte di mendicare
ultime volte di amare
di sapere di non sapere di fingere
un'ultima anche per le ultime volte di dire
se non mi ami non sarò amato
se non ti amo non amerò
il battiburro di parole stantie di nuovo nel cuore
amore amore amore tonfo del vecchio pistone
che pesta l'inalterabile
siero di parole

di nuovo atterrito
di non amare
di amare e non te
di essere amato e non da te
di sapere di non sapere di fingere
fingere

io e tutti gli altri che ti ameranno
se ti amano

3.

a meno che ti amino

1936.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 30/08/2005 @ 12:37:40, in diario, linkato 791 volte)
La forma dell'estate è il caldo, il calco di sudore, l'incapacità di pensare a lungo e in profondità. La forma dell'estate è il vuoto, l'economia dei movimenti, una stasi obbligatoria, la voce più bassa, il non contare, il non ricordare. La forma dell'estate è tutte le estati di prima, che non ricordi e tutte le estati dopo che non sai pensare. Forse per avere più pace dentro bisognerebbe avere più estati fuori. Caldo sudore e altre smemoratezze.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 29/08/2005 @ 09:20:09, in diario, linkato 845 volte)
Come si dice se uno lavora anche se poi ha piacere di lavorare ma comunque non lo fa sulla spiaggia o in montagna ma nella sua casa? Ma la sera esce e in parte si diverte ma è lì per lavoro. E torna a casa e lavora. Come si dice? La parola giusta non è vacanza. Ma sei riposato e non sei invidioso delle vacanze altrui. la parola giusta non è nemmeno riposo (che chi riposa dorme). Ma anche se manca la parola è stata una bella estate.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 04/08/2005 @ 14:06:04, in diario, linkato 918 volte)
Le mode iniziano in un certo modo. Un passaparola e si diffondono. Non so perché ma sono attratto dalla fase2. Quella in cui la stessa moda è fatta propria da chiunque. Per esempio il piercing o il tatuaggio o l'ombellico scoperto. Chi inizia ha tutti i requisiti a posto. Per esempio ventre piatto. E fin lì tutto bene. Per me il bello inizia quando tutto si corrompe e scadono le regole, le inibizioni, la prassi, i divieti, i "sarebbe meglio". Solo allora le mode si democratizzano e si corrompono. Solo allora sono interessanti.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 04/08/2005 @ 14:02:16, in diario, linkato 876 volte)
Tutti i discorsi di questi giorni (amici, bar, ufficio echipiùnehapiùnemetta) vertono su una domanda precisa: dove vai in vacanza? Ma non finisce lì. C'è un seguito: con chi vai? Ma soprattutto: fino a quando? Al che interiezioni di ogni sorta...e uno (maschio adulto) che ha avuto il coraggio di dire "quest'anno solo tre settimane" e non aveva un'aria felice.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 04/08/2005 @ 09:11:04, in diario, linkato 845 volte)
Il senso della misura. Meglio l'autocontrollo. L'essere presenti a se stessi. Tre come uno: mi sembra questa una delle caratteristiche più importanti di un essere umano senziente. Clonato o no che sia. Non intendo che uno non possa fare le cazzate che vuole. No no. Ma che abbia il senso del giusto. Direte voi...hai pensato tutto ciò in rilievo a quella povera mano di marmo amputata a Firenze? Dirò di no. L'ho pensato ieri sera osservando un tipo che intervistava un altro tipo dal vivo. Imbarazzato io, fischiati loro. Irritati tutti. Il perché era nell'ovvio ma chi appunto non ha il suddetto senso del limite, avvertimento di sé, rimane stupito, interdetto. Farsi qualche domanda in certi casi può servire invece di farle agli altri.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Ci sono 3492 persone collegate

< ottobre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
     
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
diario (3972)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Gli interventi pił cliccati

Titolo
casa (8)
diario (1)
Letti di Amicizia (81)
libri (7)
Roberto (9)

Le fotografie pił cliccate


Titolo

 


webmaster
www.lorenzoblanco.it








08/10/2024 @ 05:43:50
script eseguito in 330 ms