Immagine
 bed and violin di tatiani (and igor)... di Carvelli
 
"
Piegati soltanto per amore se muori, continuerai ad amare.. Ne te courbe que pour aimer Si tu meurs, tu aimes encore..

René Char
"
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Carvelli (del 10/06/2005 @ 09:18:43, in diario, linkato 994 volte)

 

C'è un racconto breve e bellissimo di Cechov dal titolo UNA NATURA ENIGMATICA. Il racconto è del 1883, breve come si diceva, arguto e a sorpresa. Si apre nel sentimentalismo e si chiude nell’effetto comico del finale a smascheramento. Si cita Dostoevskij – o meglio lo cita la signora con bel ventaglio in sfoggio ferroviario – e si dà a tutto l’aria di un… Ripartiamo. C’è uno scrittore e davanti ha una bella donna. La fissa. E, come si compete e si richiede ad uno scrittore sia pure in formazione come questo, lo scrittore la seduce non con le parole ma con l’intuizione della fisiognomica. Quella si sente gratificata. Lo scrittore dalla sua si sente gratificato lui. Insomma, più che un gioco di seduzione, un gioco di sedizione della sincerità. E infatti, alla fine, tutto si smoscia nello svelamento. La donna infelice due volte (per un primo matrimonio non d’amore di cui ha agognato la fine per vecchiezza del coniuge al cospetto di un amore più sincero e parlallelo e per un secondo fotocopia del primo e sempre fomentato dalla ricchezza del malcapitato) lo è sua causa. Insomma, la morale c’è. Diffidate delle espressioni enigmatiche e dell’infelicità amorosa sbandierata. Spesso le une e l’altra (di qualsiasi sesso siano) sono una attraente vetrina di un dolore vostro. Futuro. La natura non è enigmatica e dietro agli annunci amorosi si celano sadismi mascherati.

 

Nella foto, signori/e, Cechov, negli anni.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 09/06/2005 @ 14:44:34, in diario, linkato 2599 volte)
E' un modo di dire romano. Molto romano? Non so. Io lo so romano e lavorativo per giunta. Sindacale direi per quanto abbia ricordi di pallido (diafano direi) sindacato nella mia carriera lavorativa. Far passare la sete col prosciutto: avrà omologhi in un parallelo e più panificatorio "render pan per focaccia". Ma l'effetto sete è più implosivo/esplosivo. Quindi lo sposo. E' vero che alle volte niete toglie il sapore del sale fatto masticare agli altri come "il viceversa". Solo che per esperienza nessuno si mangia il sale mentre tutti tentano di dartene a te.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 09/06/2005 @ 09:32:39, in diario, linkato 868 volte)

 Libreria Argonauta - libri per viaggiare

 Venerdi 10 Giugno 2005 h. 18.30                       

             

 Roberto Carvelli           

 

 Letti

 Ed. Voland

L'autore di Perdersi a Roma - Guida insolita e sentimentale racconta la storia della propria vita attraverso i letti. Brevi sequenze narrative sull'atto del dormire come momento a cui dedichiamo, in automatico e distratti, un terzo della nostra vita. I letti dell'amore da soli, poi quelli dell'amore in due e dell'affrancamento dalla famiglia. I letti degli altri come l'erba più verde; i letti del desiderio, dell'amore consumato e di quello solo sognato.Le abitudini del dormire, la sfortuna dell'insonnia... stralci di un'esistenza per lo più orizzontale.

                                                                                                                                                       

Libreria Argonauta

Via Reggio Emilia 89

00198 Roma

tel. 068543443 fax: 0685856499

info@argonautasrl.it

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 07/06/2005 @ 16:57:34, in diario, linkato 796 volte)

In mancanza di mail (in attesa di uno sblocco della mia posta) ... visto che persistono i problemi per rispondere... una mail pubblica/privata

Cara *********
le tue parole mi rendono particolarmente
felice. Meglio, mi rasserenano. Alla fine quando pubblichi un libro
è come se pensassi che quel tuo figlio così giovane (che tu pensi ancora troppo giovane e impreparato alle difficoltà del mondo) ora è pronto per andarsene in giro. Per il mondo, appunto. Che poi è l'Italia... ma per te è il mondo. E fino all'ultimo ti aspetti che possa tornare indietro ché ancora non è il momento. E vorresti dirgli una cosa in più, che lo possa aiutare a... Poi un po' ne perdi le tracce. Dove sta andando? Si starà spiegando bene? Lo capiranno? Avrà amici? Il brutto è che non scrive... sono così i figli... non scrivono... hai voglia a dire! Magari per puntiglio ma non si fanno più sentire. Per fortuna qualcuno parla per loro... E' per questo che mi fa piacere sapere che avete fatto amicizia e che vi state facendo compagnia.
Un saluto
R

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 07/06/2005 @ 11:33:44, in diario, linkato 739 volte)

Già,

non so cosa fa bene alla paura della morte

ma è quella che bisogna curare

io provo.

La morte non ha rimedio invece

ma ha tempo 

e anche il tempo si può curare.

 

Non funzionandomi mail e altro provo a continuare a dire...

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 07/06/2005 @ 09:37:48, in diario, linkato 1033 volte)
Nostro porno quotidiano
 
Dal web alla pay tv, dai cellulari ai film di Cannes, alla pubblicità: trent’anni dopo “Gola profonda”, protagonisti e linguaggi delle pellicole hard vengono sdoganati. Ma per molti italiani sondati da “News”, il videosesso è ancora un tabù.
 

di Gianluca Lo Vetro

 

Ha calato le braghe anche il karaoke di Fiorello. E il più familiare degli intrattenimenti si è trasformato in pornaoke, un nuovo gioco dove i concorrenti non mimano più le canzoni di successo, ma i gemiti dell’orgasmo di un film porno. Sempre una prova di ugola, certo, non casta ma in sintonia con il porno che avanza. Già, anche dai manifesti pubblicitari della ragazza in mutande si leva l’invito esplicito: “perché non ci provi?”. Roba da far arrossire il vecchio, romantico, “chi mi ama mi segua”. Nel frattempo, per la par condicio delle provocazioni, a uso e consumo del gentil sesso negli gli spot del gelato da passeggio il “cuore di panna” abdica in favore di un'altra parte anatomica esclusivamente maschile. Da guastare, comunque, per via orale. Altro che fascia protetta e scandali circoscritti al segreto delle alcove: Il porno è di massa per dirla parafrasando il titolo del libro di Pietro Adamo (ed. Cortina) che analizza scientificamente l’evoluzione dell’hard dagli Anni ’70 ai recentissimi, incredibili, sviluppi. Confermati dai dati dell’ultima indagine Eurispes sul "consumo" delle luci rosse, che per valore supera l’industria delle armi: fate l’amore, non fate la guerra.

 

 

L'anno scorso il settore ha incassato 1101 milioni di euro contro i 984 dell'anno precedente e gli 895 del 2002, complice la diffusione delle pay tv che garantiscono una maggiore privacy, con un giro di affari di 247 milioni di euro. Un dato sorprendente per un'Italia che sembrava aver superato l'era di Cicciolina in Parlamento, per mettersi in fila a omaggiare la salma del Papa. Fatto sta che anche l’evoluzione dei telefonini in videofonini ha incentivato l’ingrossamento dell’affare. I giochini da scaricare sul microschermo, cinque minuti di pose hard liofilizzate in dimensioni millemetriche al costo di due euro, hanno fruttato 140 milioni di euro grazie a 70 milioni di connessioni. Il porno corre anche senza fili. A sdoganare un genere che è uscito allo scoperto nel ’69 alla prima fiera del porno di Copenaghen, ha certamente contribuito Gola Profonda: film dall’eloquente titolo interpretato nel ’72 da Linda Lovelace, divenuto un cult del costume. Tanto, che sta suscitando molto interesse il documentario Inside Deep Throat prodotto da Brian Grazer per la regia di Fenton Bailey e Randy Barbato. Il film ricostruisce il caso Gola Profonda: girato in sei giorni, costato 25 mila dollari e diventato uno dei dieci campioni assoluti del grande schermo con 600 milioni d’incassi. Ma soprattutto, l’opera che tra infinite polemiche ha inaugurato la cosiddetta “golden age del porno”.

 

 

Alla faccia della protagonista, Linda Lovelace, che dopo le riprese della pellicola-scandalo intraprese una vera e propria crociata contro l’industria vietata ai minori, accusandola di nefandezze d’ogni sorta. Chissà cosa penserebbe l’attrice scomparsa di recente dell’ultima frontiera raggiunta dal “porno quotidiano”? Secondo la psicoterapeuta Gianna Schelotto, «si fa sempre meno sesso e lo si guarda sempre di più». Un po’ come nel detto “can che abbaia non morde”. Ma in questa massificazione del proibito c’entra anche la comunicazione allargata in Internet. Là, dove ciò che prima si viveva con vergogna in silenzio e solitudine, ora viene messo in comune in quella che Roberto Carvelli ha definito nel libro La comunità porno (ed. Coniglio). C’è di più. Visto che “la patata tira”, come insegna uno degli slogan hot di largo consumo, tutti i settori di un mercato in cerca di numeri cavalcano la provocazione. Persino la moda, massima espressione della raffinatezza, è ricorsa al porno-chic con la prima boutique a luci rosse di Sonia Rykiel, i copricapezzoli di John Richmond indossati da Janet Jackson e i gioielli fallici di Vivienne Westwood. Mentre l’ennesima linea di lingerie, Madame V, si annuncia come una collezione di attrezzi per ogni perversione. E allora, perché un potente detersivo non dovrebbe attrarre le attenzioni femminili con vibranti allusioni falliche? Inutile cercare risposta nelle leggi che chiudono un occhio di fronte a tutto ciò che alimenta il mercato. Il cosiddetto “buon costume” è forse il solo ambito nel quale l’emancipazione del vissuto fa più testo del diritto scritto. E il comune senso del pudore sembra ormai assuefatto alla pornografia. Al punto che quest’ultima pare uscita dalla clandestinità. Questa è la vera novità. I pornografi di un tempo, portabandiera della liberazione sessuale, oggi sono gli uomini marketing che hanno banalizzato la provocazione in prodotto di massa. Trasformando la pornografia in quella che Pasolini definì «un’ansia conformistica di essere liberi».

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 07/06/2005 @ 09:13:43, in diario, linkato 759 volte)
Niente. Le parole sono niente che consola. Le ho scritto così. Della morte so poco. So la morte. La morte soltanto. E non la so. Non del tutto. Non come un'abitudine perché non ci si abitua alla morte. In una mattina da bricoleur quando il freddo del mattino ha sostituito il caldo della notte e i fischi delle rondini (ma sono balestrucci) il silenzio iniziamo ognuno la nostra battaglia con la morte. Ognuno combattendo contro quello che c'è. Qualcuno rischiando di più e tutti nella certezza che la vita è la solo risposta. O niente.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 06/06/2005 @ 09:24:21, in diario, linkato 913 volte)
Devo a un doppio fortunato incontro questa scoperta. Col nome dell'autore e con la fortuna che me lo ha recapitato in mano da mani amiche. Di mano in mano è il destino dei libri. Di bocca in bocca la loro fortuna. L'amore. Mentre attendo alla lettura del più rinvenibile titolo successivo dello stesso autore mi pregio di entisiasmarmi/vi. Consigliandovelo. E' strano il destino dei libri. Di molti pure belli se ne parla poco di altri pure molto inutili non si sente che un chiacchiericcio diffuso e tormentoso sul nulla. Questo è un libro di meravigliosa scrittura e visionarietà. Dove il sesso traborda nel dolore e nel tempo, schizza umori e incrosta facendo un manto lungo dei giorni vissuti. Più vissuti, più lunghi tessuti. Meno bello il racconto che dà il titolo alla raccolta il resto è sublime eppure invasivo. Ti rimane addosso ti impiastra. L'odore su tutto. Il sangue come tutte le altre materie di cui è fatta la vita e il corpo come sua nave crociera.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 06/06/2005 @ 09:09:07, in diario, linkato 871 volte)
Bisogna far finta che tutto muore e che oggi non ha domani e che stasera si consuma tutto. E che è inutile aspettarsi dal tempo quel che si vorrebbe. Ché è tutto adesso e dopo non sai. Così avanzi. Con queste piccole bugie dette bene. Prima che siano smascherate. Se l’inganno è fatto bene il sorriso è sincero. Se i denti si contraggono in un dubbio o l’inganno è mal posto e smascherato o hai detto del futuro e nell’incertezza paventata della morte la bocca si contrae in un ghigno. Bisogna fingere di morire ogni giorno per vivere un momento ancora. Come una bugia. A fin di bene.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Carvelli (del 06/06/2005 @ 09:05:55, in diario, linkato 2112 volte)
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Ci sono 1691 persone collegate

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
diario (3972)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
casa (8)
diario (1)
Letti di Amicizia (81)
libri (7)
Roberto (9)

Le fotografie più cliccate


Titolo

 


webmaster
www.lorenzoblanco.it








19/03/2024 @ 12:04:36
script eseguito in 272 ms