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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 16/02/2004
Fare coro? Dire del dispiacere e fingere lacrime? O nichilisticamente dire che il successo non è tutto nella vita? Che il carattere è quello che conta? Che campioni lo si è prima nella vita? Sono reazioni normali (per me). Io credo in questi assiomi fino al limite della cattiveria. Ma so che la cattiveria che è toccata in sorte al Pirata avrebbe ammazzato un bue. La malasorte (bisognerebbe usare parola napoletana per sentine l’assonanza onomatopeica) è stata pervicace e allora la compassione vera, il dispiacere umano e un ricordo quello delle letture in cui ne imitavo la voce 
(in questa foto con gli amici Port’alba a Napoli, quanto ci si divertiva e che grandi serate, speriamo di replicarle), leggendo un brano di “Bebo e altri rbelli. La rivoluzione spiegata alle commesse”. Chissà se si potrà rileggere con quella leggerezza quelle clonazioni di interviste al Pirata!
Sono reduce da un malinteso ufficiale (dell’ufficio) in cui propendevo per la sostituzione del litigioso (anche se spesso interessante) Il Foglio in luogo del Manifesto. Naturalmente bordate di fischi e indignazione (da una parte) qualche assenso da un’altra e io in mezzo che mi espandevo in una glorificazione non della linea politica del giornale ma nella sua unicità. Che in breve riassumo. Il manifesto è l’unico quotidiano italiano ad intervenire con una certa esaustività su argomenti alti con penne alte e articoli compiuti, piccoli saggi, direi da raccogliere. E’ l’unico quotidiano ad aver fatto della rubrica ambiente (qui Terra!) un finestra sul mondo, il clima, i consumi ecc. La domanda è: si può leggere un giornale senza cambiare colore (senza diventare rossi, senza arrosire… il gioco è telefonato!)? La risposta è Sì. Chi di voi vota per chi legge? Forse qualcuno legge chi vota, forse sì ma il contrario vi giuro (sondaggi alla mano…che bel dire berlusconiano!) non si puote. Tu alla fine voti ideologico, voti d’interesse ma leggi anche Marx vergando croce sul Berla (che tra l’altro stampa classici della discordia a suo nome)…. Come dire: la Mondadori pubblica nonostante cotanto padrone Moore e il Subcomandante e altri dissensi-latori. Ma tutto questo per dire la gioia di leggere i bei saggi-articoli di Emanuele Trevi qui (nel giornale) alle prese con Pynchon e nell’inserto libri ecc., Alias (li leggo tutti gli inserti: TTL de La Stampa e Domenica del Sole24ore) con il libro di Carrere “Facciamo un gioco” che mi intriga nel suo situazionismo performativo a Trevi sembra non tanto… Vedremo anche se in prima fila metterei il nuovo di Trevisan per assonanza con al visione del film. Comunque alla fine sai che fai col Manifesto (che non fai con altri) prendi ti strappi la pagina e te la conservi. O meglio: dopo che hai letto uno di questi saggetti ne sai qualcosa di qualcuno ed è tanto in questa epoca di stampi, veline, ansa e clonazioni.
Fotografie del 16/02/2004
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