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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 10/02/2011
1 Il film a cui accennavo di Chabrol è la storia di una magistrata battagliera e dedita con abnegazione al suo officio come a una passione civile. Ha un marito che la ama ma a cui lascia poco spazio e poco tempo (lui le dice qualcosa tipo "sei bravissima ma c'è una cosa che ti manca e non le dice cosa"). Ha un nipote (adulto, quasi coetaneo) acquisito con cui ha un rapporto molto bello, quasi sentimentale. Un rapporto che però rimane nei binari di una bella amicizia e a me sinceramente piace - non per bacchettonismo, lo sapete - quando in un libro o in un film il sesso non diventa un facile rimbalzo di qualsiasi relazione tra un uomo e una donna. Ma è così anche nella vita. Ma non bisogna neppure esagerare, intendiamoci. L'indagine avanza e si ferma brutalmente - il solito problema di relazioni troppo strette tra politica economia magistratura - lei accusa il colpo. Colpo che raddoppia con il tentato suicidio del marito (che la lascia lì in ospedale a chiedersi, mentre decide di abbandonare l'indagine, cosa le voleva dire il marito con "quel che ti manca") con cui si chiude il film. E ve l'ho raccontato tutto: odiatemi ora.
PS Una legge di sceneggiatura dice che se compare una pistola in un film prima o poi sparerà. Chabrol la avrà saputa questa legge e la ribalta. La pistola non sparerà. ma perché si domandano gli inquirenti. La verità è detta dalla magistrata: perché forse non voleva morire del tutto.
2 La differenza tra me e google, una delle meno evidenti, è che a me i croccantini non me li da (lo stesso) nessuno. E non è così piccola a pensarci bene.
Oggi vi grazio. Niente Anderson. Non vi parlo di Wash Williams e della sua misoginia. Non vi parlerò di Rispettabilità ma di un film. La commedia del potere di Claude Chabrol. Un film del 2006. Un film con una sua perfezione di struttura. E anche un film con una sua potenza di significato. Vale la pena vederlo. C'è una grande Huppert magistrato che indaga su una caso di estesa corruzione ad alto livello e tutta una serie di attori.
Ma in realtà vi vorrei parlare di Google, il mio gatto. E di questo rapporto strano. Di amore e odio. Che è poi una cosa abbastanza diffusa anche nei miei rapporti umani. Spesso in punizione è come me. Per tanti versi mi somiglia. E' lento e pensoso e poi agisce d'impulso. A volte violentemente (l'altro giorno mi ha morso in faccia). Un po' come me. Una volta una mia amica che mi conosce bene disse che io ragiono molto forse troppo ma poi agisco d'impulso come se quell'azione non contenesse nulla del precedente lungo e articolato ossessivo ragionamento. Non so se è vero. Forse è solo che la sintesi di quel periodare mentale è nota solo a me. Ma d'altronde sarebbe molto difficile trasferirla fuori e, quando è capitato, non mi risulta che piacesse. Ecco, vi volevo parlare di Google e invece vi ho detto di me. Come al solito.
Fotografie del 10/02/2011
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