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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 18/02/2011
Mentre sto scrivendo qualcuno porta i figli alla villa, le ruote si incastrano nella ghiaia. Mentre sto scrivendo un uomo anziano si sta passando una mano tra i capelli. Alla posta un signore dall'aria un po' frusta sta tuonando contro la classe politica. Qualcuno gli dà retta. Qualcuno fa finta di niente. Mentre sto scrivendo qualcuno richiama il cane nel parco e dice "andiamo a casa, ora". Mentre sto scrivendo, in un supermercato qualcuno sceglie tra le confezioni dei biscotti e pensa "chissà se gli piaceranno?" In una casa qualcuno fa i lavori. In quella a fianco qualcuno si lamenta. Mentre sto scrivendo.
Trovo nel libro di Bennett (Una vita come le altre) di cui scrivo da qualche giorno un concetto che spesso ho letto in libri buddisti. Tiro una piccola pellicola, niente di profondo, un velo appena. Dato che noi di solito ci concentriamo sugli effetti - quello che vediamo o riscontriamo empiricamente - e ci dà un bel da fare già questo, manchiamo di vedere le cause. E il caso vuole che spesso effetti diversi generino da causa unica (non come pensiamo da cause diverse). Come un motore che poi diversifica le emissioni. Bennett fa giustizia di un concetto che spesso ho riscontrato. Cito.
Per giustificare una persona o minimizzare una sua mancanza si dice che è timida (le madri specialmente lo fanno), ma raramente la persona in oggetto si autodefinisce così. Perché se si è timidi, generalmente lo si è troppo per poterlo dire: "Sono timido" è un'uscita piuttosto audace. Protetto da questa definizione, impiegai molto tempo per capire che il timido e lo sfrontato condividono lo stesso presupposto: tutti mi stanno guardando, pensa il timido (e vorrei che non lo facessero); tutti mi stanno guardando, pensa l'arrogante (e vorrei vedere).
Proviamo a fare questa giornata.
Fotografie del 18/02/2011
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