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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 13/04/2004

Sì. Il primo libro che leggo di Sergej Dovlatov. NOIALTRI. E mi piace. Una specie di John Fante (ma i pragoni con Carver e Checov colgono un metodo se non il merito) iconoclasta cattivo arguto con varianti su una quotidianità e racconto di sé di ironia disarmante. Le pagine del racconto dell'incontro con la moglie valgono il libro intero. Se uno si domanda come ci si possa innamorare della inevitabilità o della vicinanza distratta o della consuetudine...ecco qui. Splendide le chiuse di capitolo...una in particolare...quella della morte della zia a caccia di refusi è splendida. L'URSS di Stalin e dei grandi poeti (su tutti l'Achmatova)...la Russia della vodka e l'ostilità ad ogni costo, quasi come una poetica. L'attesa di un futuro altrove pur se portato dalla nostalgia continua della propria terra ne fanno un libro sull'esilio da antologia. Splendido l'arrivo in USA su letti-tappeti e sul bilico di un capire cosa ne sarà di noi... poi... Mi sa che mi lancerò nell'opera omnia.
E ci sono anche dei bar parziali. Bella solo la macchina del caffè. O il bancone. Solo il pavimento. Solo il soffitto e così è il Caffè San Marco di Ascoli Piceno in via del trivio (che ha però un pavimento di plastica finto parquet) dove un vecchio legge il giornale con una lente di ingrandimento e c’è una clientela tutto sommato definita e confidenziale, borghese (quindi non è un bar sport). Ecco che bisognerebbe farle delle grandi classificazioni, delle partizioni, delle grandi famiglie di bar. Ma ci sono dei bar che sono belli tutti (genere caffè storici, in Italia un massimo di 150) e sempre ad Ascoli è il Caffè Meletti a Piazza del Popolo. Che dire. Vista stupenda in una delle più belle piazze d’Italia (Bergamo alta, Trieste…). Storia da ogni punto di vista. Impèaintito di legno (e andiamo!!!) con avvitati tavoli di ghisa e marmo. Un uccellino spennacchiato imbalsamato in una gabbia,

l’anisetta Meletti, il caffè e le paste. Aperitivi non troppo solitari (un sei tartine te le danno e anche con una specie di cura minima + patatine + noccioline), caffè corretto all’anisetta (d’obbligo). Ma c’è anche Fermo… anche qui piazza del Popolo dove insistono il caffè Lady di dozzinale cura interna ma con servizio ottimo e gastronomia non male e vista soprattutto ed è uno di quei bar da cui è bello guardar fuori.
Fotografie del 13/04/2004
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