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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 01/10/2008
Da Nuovi Argomenti, da Il primo amore...
12. Che il meglio sia nemico del bene, lo sostenne Voltaire in una sua poesia. Bisognerebbe tuttavia precisare che il filosofo francese, per rafforzare la propria affermazione, l'aveva attribuita a un nostro compatriota: "Dans ses écrits un sage Italien / dit que le mieux est l'ennemi du bien". Ovvero: "Nei suoi scritti un saggio italiano / dice che il meglio è nemico del bene". Non so chi fosse la fonte di tanta sapienza, ma è già una soddisfazione immaginare i nostri antenati decisamente più avveduti di noi. Il perché è presto detto, e ci riporta dai cieli del pensiero, alla terra, e più in particolare al risorto problema delle centrali atomiche. Il motivo per cui diffido del nucleare risiede appunto nell'esempio di Voltaire. In una società incapace di dividere i resti umidi da quelli cartacei, prostrata da incompetenza e corruzione, come sperare nella complessa manutenzione di un impianto? Anche senza affrontare la questione sollevata dallo smaltimento delle scorie di uranio, è ovvio che l'Italia andrebbe trattata alla stregua di quegli "stati canaglia" cui viene proibito l'accesso al nucleare, e questo non per dichiarata aggressività, ma per conclamata insipienza. Non sarebbe più auspicabile dedicarci a sistemi eolici o solari, facilmente controllabili anche con la nostra scarsa affidabilità tecnica e il nostro inesistente senso civico? Questo intendeva dire l'antico motto "il meglio è nemico del bene", nato da una tradizione che da noi sembra ormai tristemente declinata.
www.ilprimoamore.com/testo_1101.html
Con che devozione scrivi. Come sei fedele. Mi pari un sacerdote. Se non ti piace, un monaco. Con che spirito sei lì a ticchettare. Persino esili ti si sono fatte le mani che persino viene difficile pensare che mani come le tue possano stringere altre mani, toccare il corpo di una donna, sollevare pesi. deve venire ora qualcuno lì a da te a sollevarti quel pacchetto leggero che porti dall'alimentari. E che sguardo sereno e pensoso che hai. Sono passati venti anni e non ti riconosco più. I libri ti hanno cambiato il corpo. Prima pensavo il contrario. E ora? Cosa cambierà ancora. Ora e fra vent'anni.
Fotografie del 01/10/2008
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