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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 14/10/2008
Fantasie di allunati
Roberta Salardi
I
Chiudo le tende. Oggi resto in casa. Mi faccio far le carte da un'amica per telefono. Esce una carta brutta e lei me la rigira come può. Ma io ho capito.
Per delle ore vado su e giù come una talpa che scava i suoi cunicoli. Poi mi metto a letto. Mi tiro fin su su la coperta della pioggia e penso a un sogno che vorrei rifare.
Andavo e andavo con l'acqua a mezza gamba, ma non so verso dove né perché. Non so se mi trovassi in una palude, se fossi inseguita da qualcuno o se stessi cercando io qualcosa. Prima ero inseguita, poi cercavo… Raccoglievo delle pietrine colorate ben visibili sul fondo in trasparenza.
II
Mi alzo in piena notte e accendo il televisore. C'è un programma di storia interminabile di cui ho seguito tutte le puntate. Una volta mi capitò di parlare con il lettore dell'ultimo tg. Rimase alcuni minuti a ringraziarmi poiché ero stata l'unica ascoltatrice ad averlo seguito fino alla fine. Quasi tutti se n'erano andati all'interruzione pubblicitaria: lui vedeva tutto. "Ci tengo a essere sempre informata," pronunciai con lieve imbarazzo. Vedendo il suo sorriso, ebbi il coraggio di domandare: "Questo canale si riceve pure nell'aldilà?". Ma la mia domanda lo deluse; mi voltò le spalle senza salutare.
III
Il solito locale del nostro sabato sera. Menù fisso, gli sguardi appesi ai lampadari. Con tutta probabilità, la nostra ultima cena.
Non terminiamo. La luna cade nel piatto e resta lì. Ce ne andiamo senza distinguere la strada.
IV
Ho gli occhi rivoltati e vedo le cose che si vedono di là. Una nebbia lattiginosa, forse. O delle stelle, che son di qua e vorrei portare giù con me. Vorrei portarmi anche il libricino su cui mia madre teneva i conti della spesa. Ai margini io ci disegnavo.
V
L'ho trovata che parlava sotto il letto. Era mia moglie morta due anni fa. Mi ha detto: "Portati qualcosa per il freddo e pochi spiccioli".
VI
Una telefonata a notte fonda. Nessuno rispondeva. Mi affaccio alla finestra caso mai fosse il citofono. Nessuno per la strada. Eppure qualcuno sarà stato… Provo io a fare un numero a caso: tutti zeri. Dall'altro lato del microfono qualcuno sillaba il mio nome lentamente.
Racconta che ha avuto sei donne importanti nella sua vita. Dice i nomi. E che comunque solo una lo è stata davvero - e ripete il nome. ma non è quella di adesso ripete - il nome. Che è una donna straniere e dice di dove. Nè quella di prima - il nome di nuovo. Che forse è questione di attaccamto al denaro mentre quella no. Ma non si capisce perché non stanno più insieme. E perché sta con questa di cui non ripete il nome. Dice "questa" ed elenca caratteristiche francamente un po' poco credibili ché se fossero tutte vere allora le cose starebbero messe davvero in modo curioso. Questa... segue un profilo opportunista, violento quasi carnefice. Ripete che l'altra - ancora il nome - era invece perfetta e lo rispettava e aveva cura dei soldi. Non ho memoria per i nomi.
Fotografie del 14/10/2008
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