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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 25/11/2010
Dovremmo tutti saper volare a pelo d'acqua o sotto. A dispetto della nostra naturale goffaggine, con una sorprendente facilità. Il ricavo quasi casuale di un tuffarsi così come si è contro qualcosa che è più grande e vasto di noi. Per noi. Magari vista da fuori una ginnastica non particolarmente articolata e ridicola ma efficace. Ho ripensato a tutto questo rivedendo Sabrina con Audrey Hepburn. Se il mondo si dividesse in Monroiani e Hepburniani io starei sempre con i secondi. Avete presente? La romantica Sabrina che crede nell'amore a dispetto delle impossibilità determinate dal suo status sociale. Sbaglia, perde (o sembra perdere) e nel perdere conquista. Tutto succede quando scopre che può tuffarsi com'è (nell'amore), senza cercare altrove quella sicurezza che non ha di partenza. Lo scopre altrove (a Parigi) e lo riporta nel mondo fatato e ingenuo a cui prima aveva però un accesso ridotto (fatto di inutili incantamenti) e in cui scopre poi di avere un accesso totale. Quando smette di aspettare, sperare che qualcosa accada fuori di lei solo allora è capace di farlo accadere. Per due volte e la seconda è la volta giusta (perché è vera e non è esterna, mitizzata). penso a questo quando penso al miracolo dell'essere semplici.
L'altroieri credo c'era un'intervista ad Alan Bennett (su laRepubblica) di cui lessi un libro che non mi era particolarmente piaciuto nonostante l'esaltazione di chi me lo consigliava (La cerimonia del massaggio). Questa nuova uscita (Una vita come tante) mi tenta e rivedo la mia posizione ostracistica. Forse lo acquisterò. Dicevo, l'intervista. Enrico Franceschini chiede: "Un altro critico inglese nota che questo suo libro esalta la dignità delle vite anonime, delle esistenze di poco conto". Bennett risponde: "I miei genitori erano persone così. Non pensavano di valere molto, ma non se ne dolevano. Non avevano grandi aspettative. Non sarebbero mai voluti finire in prima pagina. Oggi si pensa che, se uno non ha 15 minuti di fama, magari in tivù, è come se non esistesse. Se c'è un aspetto di cui essere nostalgici, riguardo al passato, è questa capacità di essere contenti anche restando ai margini, senza bisogno di dare nell'occhio".
Fotografie del 25/11/2010
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