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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 04/04/2008
A questo punto in teoria dovrei augurarmi la tua morte ben sapendo che è la seconda scelta. La mia ambizione più grande è che tu capisca. E' solo per l'inevitabile impossibilità che si cede al male minore.
Riprendo dalla segnalazione di ieri. Ci sono foto di morte che hanno fatto il giro del mondo: Che Guevara per esempio. Ma la morte fotografata da Schels è una morte composta. Composta. Comporre. Si usa questo verbo qui: comporre un cadavere. Questa è l'espressione che si usa e contiene: vestire, chiudere gli occhi, chiudere con un fazzoletto la bocca e gli occhi con le dita. Poi vestire, incrociare le mani. Una composizione. Come un quadro. Come una foto posata. Come queste di Schels. Foto in cui non senti l'aria dentro o fuori quel corpo, in cui non distingui sonno da assenza, in cui vedi come la morte sia lieve e ammorbidisca i dolori. Ma è un fatto non solo scenico. La morte è davvero vita. La morte rinizia, riprende, rivuole e riottiene. Ma non ci si arriva per riflessione. E' questo il brutto della morte (che) il bello è in sé ma è ben celato. Tutti i lavori potrebbero essere lavori della e sulla morte. Tutti. Non solo quelli espliciti.
Fotografie del 04/04/2008
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