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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/05/2008

"C'era qualcosa in lei che mi faceva pensare alla parola 'fagottino', ma non sapevo bene cosa. Non era via della sua corporatura - era alta e snella. Di sicuro non era il piercing al naso, né la ragnatela tatuata sul braccio sinistro, o la complicatissima spada disegnata lungo la clavicola".
Avevo mancato di riparlarvi di Amanda Davis e del suo bellissimo MI CHIEDO QUANDO TI MANCHERO'. Provvedo un po' così, con questa citazione che non rende giustizia delle tante belle pagine, delle descrizioni di persone e di un tono generale che fa davvero colla amichevole. Una colla che ce lo mette addosso e ce ne conserva il clima.
"Non voglio provare desiderio per lui! Non voglio provarlo per nessuno, non voglio sentire niente e basta! Non voglio essere attratta da un atto d’amore, o anche solo pensarlo; voglio libertà, voglio la liscia sterilità delle monete, che si sfregano una contro l’altra, consumate dal tocco di mani amiche; a trent’anni voglio dire addio all’amore, perché non sono forte abbastanza. Una donna nell’atto d’amore non prova gioia ma solo spavento, una parodia del travaglio del dare la vita. Tortura. Il cuore che batte a centosessanta, centottanta battiti al minuto, dov’è la gioia in tutto questo? Cos’è questo inganno, questo scherzo? Il corpo stesso non è forse uno scherzo?" (Joyce Carol Oates, Storie americane).
Delle preziose compagne degli inizi (anni) di scrittura mi ricordo la piccola ma interessante rivista di letteratura TRATTI (Fogli di letteratura e grafica da una provincia dell'impero) che ora so anche resistente. Mi arrivano a distanza di anni due numeri di questo sforzo appassionato che si fa a Faenza. La guida spirituale si chiama Leotta, la casa editrice Moby Dick. Il numero 77 aveva la curiosa campionatura d'auto di Elio Paoloni. Il 78 è un florilegio di poesia ben introdotto da Cesare Ricciotti ("La grammatura delle parole"). Vi segnalo le poesie del veneto Andrea Longega. Trascrivo questa - facendo torto al dialetto di partenza - in lingua.
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Ancora quasi a quarant'anni salgo le scale dietro di te. Il pantalone che si alza ad ogni scalino ti segna la gamba magra, gamba di chi ha fatto poco sport, ed io - diverso anche in questo - chiudo la fila, dietro di te.
Fotografie del 27/05/2008
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