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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 20/05/2008
Ieri ho visto Gomorra. Mi è piaciuto. Ben diretto e recitato. Le scelte coraggiose ripagano: sono sostanziali al film, è questa la verità. E per questo funzionano. Gli attori-attori (presi dalla strada), gli attori-attori (che fanno questo mestiere) con la capacità di essere distanti da loro stessi o di mettere al servizio della storia i loro tic di recitazione. Un buon matrimonio tra docu e fiction. La sala era piena come non mi accadeva di vedere da tempo. In VERGOGNA tante pagine sui cani. Belle. "E per quanto riguarda gli animali, è giustissimo trattarli con gentilezza. Ma cerchiamo di non perdere il senso delle proporzioni. Noi apparteniamo a un ordine del creato diverso da quello degli animali. Non necessariamente superiore, ma diverso. Quindi, se vogliamo essere gentili con loro, facciamolo per pura e semplice generosità, non perché ci sentiamo in colpa e temiamo una punizione". Vi parlo un po' di Velasco (Vitali) e della sua serie Cani. Velasco è uno dei nostri semigiovani artisti più interessanti - pagherei per avere qualcosa di suo (è una battuta)...ma non so quanto - dunque lo linko (per non senire la mancanza della tela. www.velascovitali.com
Ecco da www.exibart.com una selezione di opere
-ori.bmp)
Continua la piccola sbornia Larkin. Ecco due poesie. Una in lingua e una in italiano (non la traduzione della prima).
This Be The Verse
They fuck you up, your mum and dad. They may not mean to, but they do. They fill you with the faults they had And add some extra, just for you.
But they were fucked up in their turn By fools in old-style hats and coats, Who half the time were soppy-stern And half at one another's throats.
Man hands on misery to man. It deepens like a coastal shelf. Get out as early as you can, And don't have any kids yourself.
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Quando mi capita di vedere due ragazzi e immagino che lui se la scopa e lei prende la pillola o si mette il diaframma, so che questo è il paradiso che ogni vecchio ha sognato per tutta la vita – legami e convenzioni messi da parte come una macchina scassata, e ogni giovane che va giù per lo scivolo di una felicità senza fine. Mi chiedo se qualcuno guardandomi quaranta anni fa ha pensato: Quella sarà la vita; non più Dio, non più rigirarsi nel letto per timore dell’inferno e del resto, e non dovere nascondere quello che pensi del prete. Lui e la sua banda tutti giù per lo scivolo, liberi come uccelli. E di colpo non vengono più parole, ma il pensiero di finestre alte: il vetro che abbraccia il sole, e, al di là, l’aria azzurra e profonda, che non vuole dire nulla, non è di nessun luogo, e non ha fine.
Fotografie del 20/05/2008
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