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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/03/2011
">.All these people drinking lover's spit They sit around and clean their face with it And they listen to teeth to learn how to quit Tied to a night they never met... You know its time that we grow old and do some shit I like it all that way I like it all that way... All these people drinking lover's spit Swallowing words while giving head They listen to teeth to learn how to quit Take some hands and get used to it
Mostra per favore un segno della tua presenza, chiede. Ecco, dice lui, ora ci sono. Ma ci vuole un po' prima che lei se ne accorga. E quando se n'è accorta lui è già andato. Ma lei dice che c'è stato un attimo bello, che prima era bello, che c'è stato un momento bello. Anzi dice "perfetto". Tutto sembrava perfetto eppure era semplice e c'ho messo un po' a capire che la parola era "perfetto". Ma lui già non c'è più e così... Ecco dice: torna un'altra volta, ma se puoi, questa volta, dammi un segno ulteriore del tuo essere lì. E ripetono. E anche questa volta. E anche tutte le altre volte non riesce a dire "perfetto" al momento giusto. E c'è un momento giusto per dire "perfetto". Questo.
Questo mese il calendario di Scarabottolo è una piccola Arca di Noè tra il frigo e il microonde. Ecco qua.

Sto leggendo un reportage di Franzen, uscito qualche settimana fa su Internazionale, che si incentra su un viaggio tra Cipro e Malta a rendicontare il terribilie strerminio di uccelli di passo. Gli uccelli sono una mia grande passione, purtroppo un po' smessa. Ma sempre viva al richiamo. C'è qualcosa di bellissimo nel mondo dei volatili. Magari alle volte impenetrabile. Credo che Hitchcock nel girare The Birds debba aver colto questa misteriosa impenetrabilità. Il che ne ha fatto un film preecologista. Avete presente la scena di quando lei è fuori dalla scuola e gli uccelli si radunano alla sua destra mentre lei guarda ritmatamente a sinistra. Noi sappiamo che il pericolo è dall'altra parte e vediamo anche che è un pericolo quieto: corvi che si appollaiano. E in definitiva il finale del film (ce n'era un altro previsto meno conciliante) fa defilare i sopravvissuti in mezzo a un prato di pennuti con la stessa calma ossessiva.
Tra le pagine belle del libro della Szabò ci sono quelle dedicate a Viola, il cane maschio trovato dai suoi proprietari che si affeziona nonostante i modi rudi a Emerenc più che a loro.
Fotografie del 11/03/2011
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