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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 19/01/2004

A parte quello che c'è sotto (copiato) quello che so è che mi piacciono e che è stata una bella serata e che le due amiche francesi di Anna Laura e Matteo erano simpatiche e magari abbiamo gli stessi gusti, anche che so che quelle sono francesi (Muriel e Letizia...ricordo bene?) e quelli no ma boh sono diversi pure loro, pure noi. Gli autori:
Bernd Becher (German, 1931- ) Hilla Becher (German, 1934- ) Bernd Becher, born in Siegen Germany, studied painting and lithography at the Staatlichen Kunstakademie, Stuttgart, and studied typography at the Staatlichen Kunstakademie, Dusseldorf, from 1957-1961. Hilla studied photography in Potsdam (where she was born) and painting at Staatlichen Kunstakademie. After they married in 1961, the Bechers began working together as free-lance photographic artists. The focus of their photographic art is the documentation of architectonic culture by creating forms of architectural typologies framed with a serial quality. Both artists are photography instructors at the Staatlichen Kunstakademie, Dusseldorf. - Joyce Roetter Selected Bibliography Andre, Carl. "Anote on Bernhard and Hilla Becher." New York: Artforum, (December 1972). Vaizey, Marina. The Artist as Photographer. New York: Holt, Rinehart, and Winston, 1982. Jenkins, William. New Topographics: Photographs of a Man-Altered Landscape. Rochester, New York: International Museum of Photography, George Eastman House, 1975.
 
Appuntamento a Belleville. Film di una grazia e di una raffinatezza che ti sembra di non meritare. Troppa anche per noi. Chissà i bimbi. Ma esiste una categoria “film per bimbi”? Opera di poesia estrema e di cura del disegno (le ombre delle gocce sul manto del cane!!!). Di treni e biciclette (vero godimento solipsista e fissazione..sì… mi rendo conto!) di piccole malattie incurabili della nostalgia, del fado e della saudade (a un certo punto la nonnina suona portoguesa). Quelle che fanno dimagrire troppo (Champion) o ingrassare molto (il cane) con medesima ostinazione al male di vivere. Film francese al cubo. Che dire? Grazia suggestione e siamo in un’atmosfera onirica e piena di ritmo come a dire che una musica si seppellirà o… ci salverà. Domenica sera, una delle sere più oniriche esistenti. Pioggia, e così nostalgia per definizione (ma anche piacere puro e bagnato) e poi… Guardate il sito: www.lestriplettesdebelleville.com

Da Il Sole 24 Ore, scopro che l’Iraq è già diventato frontiera della lotta Pepsi vs. Coca per accaparrarsi nuovi mercati. Né sapevo che la Pepsi aveva conquistato il mondo islam in risposta alla scelta coca di Israele (quota di mercato 67%). E allora ecco per contrasto scegliere Pepsi la Giordania (61%), Kuwait (74%), Arabia Saudita (78%) e Libano (83%!!!). E intanto varianti autoctone in Zam-Zam Cola e Mecca Cola. Sempre nel Sole, articolo su Venezuela e Chavez. Critico. Io di Chavez ne so troppo bene. Poi leggo un articolo e ne trovo un tutto male che ti domandi: sarà perché è uno scomodo, davvero un bolivarista. Bah! Mi sembra un clima di poca attenzione (per quello per cui vale averne poca). Il caso Parmalat si sta risolvendo nella triste saga famigliare Tanzi che avrebbe (primi cinque o sei telegiornali) distratto un bel po’ di soldi. E’ strano (certo sappiamo che è variante linguistica, sì sì sì) scegliere una voce così poco truce per descrivere questa parabola triste del nostro triste capitalismo italico e per conoscenza del triste capitalismo mondiale. E intanto i new global sarebbero truci (loro sì) sfascisti e pericolose cellule impazzite del sistema…Mah! Verrebbe da ridere se non fosse che Beppe Grillo che aveva annunciato il crollo Parmalat è divenuto teste come persona informata sui fatti… Bah!
Comprato “Poesie italiane” di Josif Brodskij (Adelphi). Mi piacciono i versi qua sotto.
1 “Così, alitando sul vetro, si tracciano/ le iniziali di coloro alla cui assenza/ non ci si può rassegnare e uno sgocciolo/ trasforma in una coda d’ippocampo/ l’amato monogramma.” (da San Pietro)
2 “Abbraccia l’aria pulita, come fanno i rami di questi pini:/ fra le dita ne resta quanto sul vetro, sul tulle./ Ma dalle nubi non torna più azzurro l’uccellino,/ e anche noi non siamo proprio dèi in miniatura./ Perciò siamo felici: siamo un niente.” (da Elegie romane)
Fotografie del 19/01/2004
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