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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 16/01/2004
Che dire? che ora è chiara la triste genia di presidenti di calcio a qual fine... Repubblica ultim'ora:
1.Vertice pm e Guardia di Finanza "Il Parma ha evaso 640 miliardi" Incontro in Procura a Milano. I Tanzi avrebbero truffato il fisco per mancata denuncia di plusvalenze relative alle cessioni di calciatori ...
E inoltre:
2.La fotografia del Censis "Roma produce più ricchezza di Milano" Nel 2003 ben il 6,4% della ricchezza del paese è stato generato nella Capitale. Al secondo posto Milano (4,8% del Pil nazionale), poi Torino (2,2%) e Napoli (1,5%).
Roma pride...in un certo senso...
E’ il titolo di un racconto che ho pubblicato in un’antologia per un piccolo editore siciliano (Coppola) anche se mi dispiace dover dire che il libro è in sé introvabile o quasi. Nonostante sia un raggruppamento discreto di storie e racconti. Il racconto era dedicato all’amicizia di un benzinaio di un’area di servizio con un autotrasportatore. In definitiva era un racconto sulle aree di servizio, vero luogo di elezione per me. Isole di luce allegra nella notte e anche posto di emozioni, di incontri e di promiscuità. Alla fine si finisce per ripetere gli stessi aggettivi ma come non dire che è un luogo laterale quando dice quello che è e lo dice al quadrato? Se penso alle aree di servizio mi tortura l’idea di quanti amori abbia generato anche magari nella forma compendiata e rapida della giustapposizione dei corpi. E amicizie? E odi e rancori? E mi tocca ricordare un'area di servizio fatta di silenzi che difficilmente si riempiranno di nuove parole. E’ incredibile come certe frasi ti entrino nella testa e sia pure stronze finiscano per diventare tormentone della tua coscienza. Così è stato per le parole della mamma di una ragazza dei tempi del liceo: “una donna sola sull’autostrada è una puttana”. Non so se fosse autobiografica ma se era generica era infelice. Magari era detta da signora non-patentata, magari no. Magari erano solo gli anni ’80. Noi giovani, i costumi in via di trasformazione…
 Direi che c’è così poco da dire a proposito che quasi mi  vergogno a scriverne. Che la televisione del dolore o della verità sia fatta di frusti attori di secondo piano e di speranze lo sanno pure gli stupidi che se li vedono con la partecipazione della verità. Succede anche al cinema. Sala vuota o quasi (visione pornomane, quasi, uno lontano dall’altro) a vedere Oshima de L’impero dei sensi, scena dell’evirazione, si ode un noooooooooo preoccupatissimo e freudiano. Come dire? Anche la più estrema visione narrativa del cinema ci conduce l’identificazione. Così tornando a B e R, due lettere che non possono che stare separate mi sembra capziosità allo stato puro che ci ricorda come se un figlio parte e se ne va in giro magari la gente lo accetta lo stesso. Ma se, cresciuto a dismisura nella casa, la lascia all’improvviso per l’avventura non deve più sperare nel ritorno. D’altro canto la pretestuosità non fa simpatia quindi…
Fotografie del 16/01/2004
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